«Ci serve un attaccante? Chiedetelo alla società»
Non ce l'ha con la squadra che continua a difendere a spada tratta contro tutto e tutti, anche se stavolta non risparmia qualche stilettata a chi ha sbagliato: uno su tutti Chivu per un'espulsione che non gli è andata proprio giù. «Peccato - attacca il tecnico giallorosso - perché non meritavamo di perdere così. Finché abbiamo giocato lo abbiamo fatto bene dominando nettamente la partita. Poi è venuta fuori la loro forza fisica e nella ripresa abbiamo pagato i calci inattivi. Ma lo sapevamo, è un discorso vecchio, loro sono tutti alti un metro e novanta e a forza di metterla dentro qualcosa prima o poi succede. Risultato? Abbiamo giocato alla pari ma alla fine hanno vinto loro». Spalletti non fatica a decifrare una partita che dopo i primi quarantacinque minuti sembrava già archiviata. «Se noi non giochiamo palla a terra diventa difficile. Mi dispiace per i ragazzi perché forse meritavano di più, ma la rimonta dell'Inter fa parte delle nostre caratteristiche: quando pensiamo di aver fatto la partita ci ammorbidiamo un po' mentre gli altri ci mettono più rabbia. Ce lo aspettavamo e soprattutto a quel punto c'era da tentare di tener palla come avevamo fatto nella prima parte di gara quando loro avevano anche più gambe. Poi, a un certo punto abbiamo perso il filo del discorso». Nessun dubbio su quello da conservare di questa incredibile serata che ha visto la Roma giocare un primo tempo pazzesco. «Conserverei anche il dopo perché bisogna continuare a lavorare al di la della grande amarezza che ci porteremo dietro. Almeno io me la porterò dietro, voi non so...». Ovvio che ora diventa difficile riprendere un discorso che lascerà sicuramente il segno. «È difficile lavorare dopo una sconfitta così perché i ragazzi si abbattono. La Roma c'è? Sì, anche se secondo me una differenza con loro c'è... ma vedo che se lo dico si offendono tutti e allora lasciamo stare». Già, perché a fine gara, alla precisa richiesta sulla necessità di acquistare un attaccante Spalletti aveva risposto seccato: «Chiedetelo a loro», in chiaro riferimento alla dirigenza giallorossa. Chiusura su Chivu sul quale Spalletti è andato durissimo: «Ne abbiamo parlato fin troppe volte. L'errore ci può stare anche se il fallo magari non è così evidente, ma quel giochetto di applaudire all'arbitro no, quello proprio no. Ora basta con queste cose, non le accetto più». Deluso anche Aquilani che aveva realizzato una doppietta storica che ora assume un sapore davvero amaro. «Peccato, sono due reti che avrei voluto festeggiare in maniera diversa e dedicarla alla mia famiglia. Invece questa Supercoppa è sfumata nel modo più amaro. Sono amareggiato, non pensavamo che potesse finire così dopo aver giocato quel primo tempo».