Basket, da oggi la Nazionale penserà agli Europei 2007

Ed allora se l'Italbasket, al primo incontro da dentro o fuori, ha alzato le braccia lasciando il Mondiale giapponese per mano della Lituania, 71-68, sarebbe sbrigativo ed ingiusto circoscrivere tutto a quei tre liberi che, con altrettanti punti da recuperare ad una manciata di decimi di secondo dalla sirena, capitan Basile ha spedito sul ferro. Le sue lacrime, accennate e confuse in quella sua parlata che il nervoso rende ad intermittenza, sono state accolte da un fragoroso applauso di chi lo stava ascoltando. Fraterno, come l'abbraccio dei compagni, dello staff tecnico e quello figurato di ogni appassionato di basket. È vero, se si leggono le cifre, il mondiale del capitano è da dimenticare. Una partenza a razzo, piena di buone intenzioni, contro la Cina e poi solo sofferenza. Perché gli anni, impietosi, sono lì a ricordarci che è il veterano di mille battaglie traghettatore del nuovo. Tanto di cappello a lui, novello Caronte, che ha accettato il ruolo offertogli da Recalcati, non curandosi di altre cose, come ha fatto qualcun'altro che a novembre bagnerà l'esordio nella Nba. Così, con quei liberi di Basile che hanno picchiato sul ferro l'Italia ha salutato la manifestazione dove, è bene ricordarlo, è stata una delle più fulgide sorprese. Ha lottato da pari a pari anche contro la Litania, precipitando al -10, 56-66, quando la lancetta dei minuti diceva 6' alla fine della contesa. Ma il cuore non è mai mancato e lo hanno capito anche i balitci. Gioco da quattro punti per Mordente e distanza compressa (60-66) con meno di 3' da giocare. Poi è successo tutto e l'Italbasket torna a casa. Con molte più certezze che dubbi. E da oggi il pensiero va già agli Europei del 2007.