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SE VINCERÀ, stasera dovrà allargare la bacheca.

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E per uno che è stato più criticato che idolatrato, nella sua vita nel calcio, non è poi così male. Le ultime frecciate al Mancio allenatore sono arrivate da un fresco ex, Pizarro. «È bravo a fare il 4-4-2, a mettere i giocatori in campo» aveva detto il cileno. Ieri il tecnico ha risposto gettando acqua sul fuoco. «Pizarro è un grande giocatore. Per me è come un fratello minore e non è il tipo di persona che fa polemica». E tanto per gradire anche l'ex Ze Maria ci è andato giù duro. «Mancini mi ha fatto passare la voglia di allenarmi — ha detto il brasiliano — non ce la facevo più a restare a Milano». Tutti contro il tecnico, quindi, che però pensa più alla condizione atletica dell'Inter. E contro i giallorossi spera di poter contare sul sostegno del pubblico di San Siro: «Spero che, invece di tornare dalle vacanze domenica, tornino sabato: noi abbiamo bisogno di loro, del loro calore». E pare proprio che il tecnico sarà accontentato. Pronta una coregografia per festeggiare lo scudetto e per manifestare il pieno appoggio a Moratti. La formazione di stasera è decisa. In attacco Adriano e Ibra sembrano comunque favoriti, nonostante lo svedese non abbia giocato la partitella di ieri. «Si trattava di un lavoro già programmato, Adriano è più avanti nella preparazione rispetto a Crespo, che è arrivato solo il 5-6 agosto». A centrocampo la coppia di centrali dovrebbe essere composta da Vieira-Cambiasso, con Figo e Stankovic sulle fasce. Dietro, con Cordoba squalificato, al centro giocheranno Materazzi e Samuel, con Grosso sulla sinistra e Zanetti che sulla destra sembra aver vinto il ballottaggio con Maicon. Luc. Fal.

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