di FRANCESCO CHIESA ISTANBUL — Anche a Istanbul, ieri, è stato il solito venerdì senza emozioni.
Il più veloce della giornate dei tempi che non contano, è stato l'esordiente Vettel (Bmw). Il giovanissimo pilota tedesco ha preceduto Felipe Massa su Ferrari e l'inglese Jenson Button su Honda. Per Michael Schumacher (Ferrari) solo il sesto tempo; il dodicesimo per Fernando Alonso (Renault). Sarà dunque importante trovare la gomme giusta (probabilmente dura, per l'asfalto liscio di Istanbul) per le qualifiche oggi (ore 13, diretta televisiva su Rai2): quelle che decideranno la griglia di partenza del Gp di Turchia. Il giudizio del campione del mondo, Alonso: «Nonostante il divieto del mass damper la Renault sarà competiva. Faremo una grande qualifica e poi una grande gara». Risponde Schumacher: «Dobbiamo guardare avanti alle prossime 5 gare. In Ungheria non è andata poi così male per la Ferrari. Poche chance per noi, infatti, fino a che quando la Renault di Alonso è rimasta in gara, alla fine però abbiamo avuto fortuna e ho conquistato quel punto che ci tiene ancora in gioco. Posso ancora vincere il Campionato e quel risultato di Budapest potrebbe rivelarsi fatale alla fine del campionato». E allora il pilota della Ferrari parla della gara turca: «Il problema principale dello scorso anno è che non avevamo un pacchetto competitivo. Il circuito di Istanbul Park — conclude Schumacher — è piuttosto complesso ma quest'anno speriamo di essere preparati. Vogliamo far divertire i nostri tifosi anche in Turchia, dopo la delusione dello scorso anno». Poi si analizza il finale della stagione, cosa sarà determinate da qui alla fine: tracciati, gomme o l'aiuto del secondo compagno di team? «Non credo si possa decidere quale circuito sia il più adatto alla Ferrari o alla Renault — dice ancora il tedesco Schumacher — invece i pneumatici sono certamente il fattore chiave della stagione: si possono infatti fare previsioni sugli sviluppi della vettura, ma molto meno sulle gomme. Lo dimostra anche quanto la McLaren stia diventando più competitiva in queste gare e chissà se questo potrà portarci anche dei vantaggi alla fine. Riguardo ai compagni di squadra, possono giocare sicuramente un ruolo fondamentale ma devono combattere innanzitutto per se stessi. Felipe punta a conquistare il terzo posto nel Mondiale Piloti, quindi io sono tranquillo». E così il pilota racconta la sua stagione: «Il campionato — dice ancora Schumi — sembrava mettersi male fino ad Indianapolis e alcuni pensavano che la battaglia fosse già persa, ma nel giro di tre gare abbiamo capovolto la situazione e questo dimostra quanto velocemente le cose possano cambiare nello sport. Siamo ottimisti e fiduciosi riguardo alla nostra forza e alle nostre capacità». Tra le novità del Gp di Turchia, in quanto a regolamenti, dopo il no definitivo per la Renault all'ammortizzatore segreto antivibrazioni da parte della Corte d'appello della Fia, il «mass damper», l'utilizzo da parte della Ferrari delle ruote posteriori, particolari, denominate lenticolari (il cerchione è totalmente piatto con un unico buco centrale per il bullone, simile alle ruote utilizzate nel ciclismo). E il discorso, così, torna sulle scelte della Federazione e sul possibile vantaggio in queste ultime gare a favore della Ferrari. Conclude Schumacher: «Qualche volta in Formula 1 bisogna accettare delle decisioni impopolari come abbiamo fatto noi in precedenza quando abbiamo accolto alcuni cambiamenti sulle nostre vetture. Credo che il mass damper abbia portato benefici alla Renault, altrimenti non lo avrebbero utilizzato, ma gli sviluppi sono così veloci in Formula 1 che troveranno sicuramente delle modalità alternative». Di ben altro avviso il dg Renault Flavio Briatore: «Il campionato è falsato dalla Fia in favore della Ferrari». Secondo Briatore, il mass damper non dà un vantaggio superiore a un decimo-un decimo e mezzo a giro. Un'inezia, incapace di dare un vantaggio spropositato alla Renault, che però s'indigna con la decisione della Fia di non farlo utilizzare. Il perch