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Calciopoli: nelle prossime ore verdetto della Corte Federale su Reggina e Arezzo

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La Juve: «Mai chiesto danni alla Figc». Il 1° settembre udienza al TarMarcia indietro del club, la Federazione dà mandato ai legali per valutare eventuali illeciti dietro gli esposti ricevuti

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Nella giornata di ieri il club bianconero ha ritenuto opportuno specificare le proprie intenzioni: «La Juventus non ha chiesto un risarcimento danni di 130 milioni di euro alla Figc, ma nel suo ricorso al Tar contro le sentenze di Calciopoli si è limitata a calcolare il danno derivante da una sanzione ritenuta eccessiva: la retrocessione in serie B». La precisazione enunciata dallo staff dei legali della società è un tentativo di gettare acqua sul fuoco, ma il proposito di calmare le acque dopo la tempesta di giovedì scorso, non sembra aver sortito gli effetti sperati. La Federcalcio ha infatti dato mandato al proprio legale, avvocato Tito Milella, di esaminare la serie di esposti, denunce e ricorsi presentati a vario titolo alla Figc e a organi di giustizia sportiva e non, da società, tesserati, tifosi e simpatizzanti. L'iniziativa di via Allegri è stata messa in piedi per valutare se tali ricorsi, a prima vista pretestuosi, non siano in realtà finalizzati a determinare impedimenti e turbative nell'attività di rilievo pubblicistico della Federazione. Intanto è stata fissata l'udienza al Tar del Lazio: il primo settembre la Juve si presenterà davanti al Tribunale Amministrativo senza tuttavia passare per l'Arbitrato del Coni. Oltre alla Juve, la giustizia amministrativa valuterà anche il ricordo dei piccoli azionisti della società. Questo potrebbe rappresentare il vizio di giurisdizione che potrebbe chiudere le porte del Tar alla Juventus che oramai, visti i tempi molto stretti, rischia il tutto per tutto. Di certo, qualora non dovesse arrivare la sospensiva, la squadra bianconera vedrebbe aggravata la propria penalizzazione per aver violato la clausola compromissioria. I meno 17 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione potrebbero lievitare ulteriormente complicando la vita alla compagine di Deschamps. «Il dato di 130 milioni di euro serve semplicemente a far capire l'entità del danno che la Juventus patirebbe - ha precisato il legale del club piemontese Riccardo Montanaro - Persino se dovesse mantenere il diritto di iscrizione al prossimo campionato di serie A la Juventus avrebbe un danno patrimoniale di esorbitante entità. La Juve si è comunque riservata di chiedere un risarcimento per eccesso di sanzione inerente al declassamento in serie B». Intanto ieri pomeriggio, è iniziato il procedimento di secondo grado davanti alla Corte Federale per quanto concerne le posizioni di Reggina e Arezzo. In primo grado la società calabrese era stata condannata a una penalizzazione di 15 punti da scontare nella prossima stagione in serie A mentre per il club toscano, la sentenza della Caf aveva stabilito, in serie B, una penalizzazione iniziale di 9 punti. Procedimento interrotto quasi sul nascere per le eccezioni presentate dal Brescia e dal Treviso, concordi nel ricusare la Corte federale. Dopo quasi due ore di Camera di Consiglio il presidente Piero Sandulli non ammetteva, per l'insussistenza di interesse, i due club all'interno del procedimento e, di conseguenza, dichiarava improponibile l'istanza di ricusazione. Il procuratore Stefano Palazzi confermava le richieste presentate anche davanti alla Caf: retrocessione in serie B per la Reggina e meno quindici punti di penalizzazione. Per quanto riguarda la posizione dell'Arezzo la Procura, di fatto, pur respingendo tutte le eccezioni presentate dai legali, chiedeva la conferma della sentenza emessa dal vicepresidente della Commissione d'appello Federale Artico, con la penalizzazione di nove punti da dover scontare nel prossimo campionato. La sentenza di secondo grado è attesa entro la giornata di oggi ma è ipotizzabile che, anche questa storia, non finisca qui.

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