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di MANUELE BAIOCCHINI LAZIO avanti ai calci di rigore.

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Una Lazio apparsa stanca paga del gol segnato da Zauri dopo una manciata di minuti. Difficile poi immaginare tanta sofferenza nel corso del secondo tempo, di fronte ad un Monza voglioso di giocarsi la partita della stagione, che trova il pareggio in zona Cesarini. Davanti ai cinquemila del Brianteo, Delio Rossi schiera il solito 4-4-2. La nota più importante all'avvio di gara, è il ritorno di Oddo come difensore basso sulla corsia di destra ed il conseguente spostamento di Belleri, preferito a Manfredini, a centrocampo. Per il resto, davanti a Ballotta viene impiegato ancora Stendardo, questa volta in coppia con Siviglia. In attacco nuovamente Pandev e Rocchi. Stesso modulo anche per la squadra di Sonzogni che tra le sue fila schiera in porta Emanuele Concetti, vecchia conoscenza della primavera laziale. Le squadre si studiano nei primi minuti di gioco ma la Lazio al primo affondo centra il bersaglio grosso: al 9' Rocchi vede Zauri sul versante di sinistra, l'abruzzese dal vertice dell'area di rigore fa partire un tiro-cross che trova impreparato il portiere avversario e si va ad insaccare sotto la traversa. Un gran bel gol per il difensore biancoceleste, che nonostante la presenza di Oddo, porta la fascia da capitano al braccio (forse un segnale dell'imminente passaggio del Campione del Mondo al Milan). La squadra di Delio Rossi tiene bene il campo senza disdegnare folate offensive e tiri da fuori area con Mutarelli e Stendardo. Il Monza dal canto suo, soffre le due categorie di differenza e cerca di contenere come può gli attacchi biancocelesti. Oddo ha soli tredici giorni di allenamento nelle gambe e si vede perchè appare piuttosto arruginito in alcune circostanze. Ma non al 34', quando da un suo traversone dalla destra, nasce una clamorosa palla-gol che Siviglia non riesce a ribadire a rete da posizione estremamente ravvicinata. Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo la squadra di Sonzogni prende coraggio, cerca di guadagnare metri col passare dei minuti e va vicino al pareggio dopo una mischia in area nata da un calcio di punizione dalla distanza. È solo un fuoco di paglia perchè la Lazio riprende immediatamente in mano le redini del gioco quando Rocchi salta di testa Concetti in uscita spericolata ma mette a lato da posizione defilata a porta sguarnita. Nella ripresa però, il Monza si fa decisamente più pericoloso, perchè la Lazio si rilassa cercando di amministrare il risultato ed i brianzoli impensieriscono la difesa biancoceleste creando grattacapi e divorando al 60' con Beretta, una palla che chiedeva solo di essere spinta in rete. I minuti passano, la Lazio continua a soffrire ma poi va vicina al gol con un tiro di Manfredini, deviato sul palo da un difensore. La beffa arriva al 91' quando Beretta beffa Ballotta con un tiro da fuori area: 1-1 e tutto da rifare. La Lazio ai tempi supplementari è arrembante ma sciupa occasioni su occasioni, servono i calci di rigore. Sbaglia ancora Rocchi dal dischetto, sbaglia anche Ledesma ma sono decisivi gli errori di Santos, Tricarico e Berretta.

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