Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il punto sull'apertissima corsa al titolo mondiale MotoGp

default_image

  • a
  • a
  • a

Pedrosa, l'inseguitore (Honda, -36 punti). Poi tre italiani: Valentino Rossi (Yamaha, - 38 punti), Marco Melandri (Honda Team Fortuna, -40) e Loris Capirossi (Ducati, -50). Mentre la due giorni di test a Brno (si chiuderà oggi) va avanti, la prima gara a cui pensare è quella di Sepang (il 10 settembre), a seguire, una settima dopo, Phillip Island (Australia); poi Montegi (Giappone). Infine le ultime, in Europa: prima in Portogallo e poi, in Spagna, sul tracciato di Valencia. Tornando però alla prossima gara in Malesia, lì sia Rossi che Capirossi possono vincere (nel 2005 Capirex primo e Vale secondo). Melandri, invece, potrebbe essere il possibile outsider. Mentre, difficile la previsione sia per Pedrosa che per Hayden: dipenderà solo dalla loro testa, più che dalla moto. Intanto il «dottore analizza il prossimo Gp di Kuala Lampur: «Sepang è un circuito che mi piace moltissimo ma dovrò stare attento anche in Malesia alla Ducati: Capirossi lì è fortissimo». Statisticamente, se andiamo a guardare le vittorie della stagione, il migliore rimane comunque Rossi con quattro vittorie. Dietro Hayden, Pedrosa, Melandri e Capirossi, fermi a due, meglio piazzati nella altre gare. Il guaio di Rossi, infatti, è stato di non essere andato a punti in Turchia, Francia e a Laguna Seca. Il leader americano della Honda Respsol ha la possibilità di gestire gli ultimi Gp e se Hayden saprà tenere psicologicamente, probabilmente potrà portare a casa questo Motogp, targato 990 (la cilindrata che il prossimo anno farà posto alla 800). La pressione che Rossi sta mettendo ai suoi avversari pesa per tutti, vista la poca esperienza nella massima serie. Per il giovane Hayden; per l'esordiente spagnolo Pedrosa e anche per Melandri. Per Capirossi, invece, si può fare un discorso a parte: Loris al Mondiale ci tiene ma la priorità, oggi, è la sicurezza di una squadra competitiva per la prossima stagione. «Il mio futuro in Ducati? Ci meritiamo di stare qui». Capirex, però vale molto più del compagno Gibernau, al quale la Ducati dà più soldi. E la situazione si può definire sicuramente imbarazzante.

Dai blog