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di ALESSANDRO AUSTINI PIANGONO le casse della Roma:di soldi da spendere sul mercato ne sono rimasti pochi.

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1milioni di euro, compresa l'Iva. Un investimento che porta via buona parte del budget stanziato per la campagna di rafforzamento. Il premio di Sky per il secondo posto, cinque milioni, non arriverà prima di settembre, quando finalmente la più brutta pagina del calcio italiano sarà chiusa con le sentenze definitive su «calciopoli». Solo in quel momento la tv di Murdoch staccherà gli assegni alle squadre che ne avranno diritto. In attesa, oltre alla Roma, ci sono Inter, Juve e Milan. Nei giorni scorsi la società ha inviato una richiesta ufficiale del premio a Sky ma nessun avvocato è ancora entrato in ballo: la battaglia legale per ottenere quei cinque milioni al momento è soltanto un'ipotesi. E comunque non inciderà sulle prossime mosse di mercato. Sono due gli obiettivi che la Roma sta inseguendo: Vucinic ed Esposito. Per raggiungerli non c'è altro modo che sfruttare le risorse già disponibili. Ossia i giocatori. L'acquisto della punta del Lecce è legato a doppio filo alla cessione di Mido. Con i pugliesi è stato già raggiunto un accordo di massima sulla comproprietà: al Lecce andrebbero circa quattro milioni di euro, per la metà del cartellino. Uno scenario confermato ieri dal ds dei salentini, Guido Angelozzi. «Siamo pronti a cedere il giocatore - ha spiegato a GRT - perché vogliamo premiare il suo straordinario rendimento, ma solo a certe condizioni. La Roma è la squadra che ha mostrato il maggiore interesse: siamo disposti anche a prendere in considerazione lacomproprietà». In precedenza tra i due club si erano accordati per la cessione a titolo definitivo ma i ripensamenti di Mido sul trasferimento al Blackburn e di Spalletti sull'egiziano hanno bloccato tutto. Ora il tecnico toscano non sembra più così convinto di puntare su Mido e l'ipotesi di una sua partenza alla volta dell'Inghilterra (Tottenham o Newcastle) appare sempre più probabile. Ma conoscendo il carattere del giocatore si tratterà di un'operazione tutt'altro che semplice. Solo il cash eventualmente ricavato dalla cessione di Mido può riaprire il discorso Vucinic. La possibile svolta solo dopo la Supercoppa. Per certi versi è ancor più complessa la strada che porta ad Esposito. Nonostante l'ottimismo mostrato ieri da Cellino. «Dopo aver parlato con Rosella Sensi - ha detto il presidente del Cagliari - ho dato incarico a Cinquini di mandare avanti la trattativa. Esposito è un grande giocatore, vogliamo dargli questa chance e non ripetere l'errore dello scorso anno quando è rimasto controvoglia. Alla Roma posso darlo, al Palermo no». A Trigoria non si fidano molto della parole di Cellino che ha fatto anche i nomi delle contropartite. «A me - ha aggiunto a Radio Radio - interessano più i calciatori che i soldi. Vorrei qualche giovane in comproprietà: mi piacciono tanto Rosi, Scurto e Okaka». E i ragazzi del viviaio giallorosso rappresentano il nodo principale nella trattativa. Il Cagliari ha chiesto la metà dei tre giovani citati da Cellino, più un conguaglio in denaro di poco superiore al milione di euro per cedere la comproprietà di Esposito alla Roma. A queste condizioni l'affare sarebbe già chiuso. Ma l'inserimento delle contropartite nell'affare presenta delle complicazioni: Scurto è a metà col Chievo e il prossimo anno giocherebbe comunque a Verona, Okaka non vuole andare in Sardegna per motivi tecnici e familiari, Spalletti non vuole privarsi di Rosi. Col Cagliari si è parlato anche di Faty ma è difficile che il francese lasci Trigoria prima di gennaio. Nella giornata di ieri ci sono stati solo contatti interlocutori tra le parti che potrebbero vedersi domani. In quel giorno la Roma saprà anche se Semioli sarà sul mercato. «Resterà qui, comunque vadano i preliminari» ha assicurato ieri Pillon. Ma Spalletti, che lo preferirebbe ad Esposito, non ha perso le speranze.

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