di LUIGI SALOMONE LA CAF di Artico sceglie la linea tracciata dalla Corte Federalei: la Reggina resta ...
Insomma pene molto più lievi rispetto a quelle proposte da Palazzi. C'è l'illecito dei calabresi per tre gare (Atalanta, Samp e Palermo) ma «non consisterebbe nel tentativo di conseguire un vantaggio in classifica, ma in quello di interferire sull'andamento di una determinata gara». Inoltre Meani si è preso tre mesi di inibizione mentre il Milan ha rimediato altri diecimila euro di ammenda per colpa del suo addetto agli arbitri. Assolti i fischietti Dondarini e Pieri, tre anni di inibizione per l'ex designatore dei guardalinee Mazzei e per l'assistente Titomanlio. Sereno il commento di Foti: «Abbiamo smontato le accuse, la Reggina è in A, giusto così». Tra qualche giorno Reggina e Arezzo potranno partire con i ricorsi alla Corte Federale per ottenere una riduzione della pena. È probabile che stavolta le sentenze d'appello non siano molto diversi da quelle della Caf. Probabile un piccolo sconto ma la sostanza non cambierà proprio per non ripetere l'errore commesso nel primo processo di Calciopoli quando verdetti esagerati in primo grado furono capovolti davanti alla corte presieduta da Sandulli dando la sensazione all'esterno di un colpo di spugna. Intanto alle 15 all'Olimpico la Juventus cercherà di farsi ridurre dalla Camera di conciliazione e arbitrato del Coni le sanzioni inflitte il 25 luglio scorso dalla Corte Federale. Serie B con 17 punti di penalizzazione, tre giornate di squalifica al campo, ammenda di 120.000 euro: il problema è vedere su cosa è disposta a «conciliare» la Federcalcio, in questa fase dove il conciliatore può solo ratificare un accordo tra le parti e invitarle a trovare un'intesa. La Juve ha già fatto sapere di puntare alla serie A, la Figc non sembra disposta a trattare su queste basi. Il conciliatore, Angelo Piazza è probabile che prenda atto del fatto che gli avvocati della parti non hanno trovato alcun tipo di accordo a meno di un clamoroso ribaltone. Dopo, resterà la possibilità dell'arbitrato, senza contare Tar, Consiglio di Stato e, magari Corte europea. E anche l'avvocato Gentile della Lazio sembra rassegnato: «Abbiamo invitato la Figc a conciliare - ha spiegato il legale biancoceleste - anche se al momento non ci sembrano disposti a farlo. La punizione che ci è stata inflitta ci sembra troppo severa. Non ci sono precedenti che per quattro articoli 1 si debbano levare a una squadra ben 41 punti». Gentile, inoltre, ha rivelato che per l'Arbitrato del Coni ci sarebbero possibilità di «poter portare anche la posizione della Lazio», oltre a quella di Lotito.