LIVORNO — Una svastica umana nella curva dei tifosi croati, un canto che inneggia alle foibe in quella ...

I circa duecento ultras croati presenti da soli in curva Sud si sono disposti lungo le gradinate semivuote a formare una svastica umana, muovendo poi le braccia ritmicamente a sottolineare la loro figura. Dagli ultras livornesi si è levato un canto che inneggiava alle foibe, e poi «Bella Ciao», come accade sempre durante le partite interne dei toscani. Attimi di tensione, poi le forze di polizia sono entrate nella curva croata: il responsabile dell'ordine pubblico ha parlato con gli ultras convincendoli a sedersi in ordine sparso. Sulle gradinate sono rimasti però una cinquantina di agenti della Celere in assetto anti-sommossa. Poco prima si erano levati fischi all'inno di Mameli dalla curva Nord dello stadio Picchi di Livorno, prima di Italia-Croazia. Quando la banda degli alpini ha intonato l'inno nazionale, dagli ultras livornesi è partita una rapida bordata di fischi, subito coperta dalle note e disapprovata dal resto dello stadio, che a sua volta a fine inno ha fischiato il «Bandiera rossa» intonato dalla curva. Nel settore dei tifosi del Livorno campeggia uno striscione «Avanti Fidel», e una scritta più lunga: «Prima tutti corrotti, poi tutti campioni....esultano i Fratelli d'Italia mentre si riciclano i papponi».