di GIORGIO CERBAI ZATOPEC — Parafrasando il detto «buoni si nasce, cattivi si diventa», anche per Chevrolet ...
La Chevy made in USA, ha fatto la storia degli Sport Utility, contribuendo a farli nascere e crescere (settanta anni fa realizzò la prima serie del famoso Suburban) ed ora sbarca anche nel vecchio continente con un modello di grande personalità, non solo nel nome ma anche nella linea, molto grintosa per un'auto nata per esser buona per tutte le occasioni. E' il primo Suv Chevrolet studiato per far breccia nel mercato europeo, quindi molta cura è stata posta per renderlo originale ed accattivante. In vendita da quasi un mese con prezzi da 25.700 a 33.500 euro. L'obiettivo è quello di venderne 2.000 unità entro fine anno e 5.000 nel 2007. Ci sembra alla portata, visto che è uno dei pochi Suv di taglia media, che offre uno spazio interno di livello superiore con un rapporto qualità/prezzo tra i più favorevoli. Tra i pregi di Captiva, c'è anche la possibilità di sfruttarla in configurazione da uno a sette posti, togliendo o aggiungendo sedili alla bisogna. Così lo spazio interno è quasi infinito e la capacità di carico globale è superiore alla media. Due le motorizzazioni previste per il mercato italiano, un 2.0 litri a gasolio da 150 cavalli (primo turbodiesel fatto in Casa) che la spinge fino a 186 km/h ed un 2.4 litri a benzina (la versione a GPL, sarà disponibile tra tre mesi con 2.000 euro in più) da 136 cavalli e 183 km/h di velocità massima. Per chi ama il cambio automatico, c'è in optional (1.500 euro in più) un cambio a 5 marce con comando automatico e sequenziale. La Captiva offre un'abitabilità fuori dal comune per un Suv della fascia media, un abitacolo ampio, accogliente e comodo anche per cinque adulti, con la possibilità dei due posti aggiuntivi che risultano ugualmente accoglienti e non degli strapuntini per bambini come spesso accade. La dotazione di base è molto ricca ed il bagagliaio sufficientemente capiente anche se poco regolare negli spazi interni. Il motore diesel, assicura la giusta grinta ad un'auto di tale massa, con una spinta vigorosa fin dai regimi più bassi ed un buon allungo, coadiuvato al meglio dal cambio a sei rapporti dagli innesti precisi e sufficientemente rapidi.