di ALESSANDRO AUSTINI SPALLETTI non si arrende.
Il cileno è l'unico tra gli obiettivi di mercato in grado di trasformare la Roma. Questione di personalità e d'esperienza. E di uno speciale feeling con l'allenatore, costruito negli anni trascorsi assieme ad Udine.Il tecnico non fa che ripetere questi concetti alla società ma si è già preparato all'idea di riporre il suo sogno nello stesso cassetto dove sono già finiti Iaquinta, Muntari e Buffon. Con la chiusura di questa settimana arriverà anche la verità. In ogni caso, non prima di domani perché, dopo aver messo a segno un colpo dietro l'altro, l'Inter si è presa una pausa di riflessione: Oriali e Branca sono entrambi in vacanza. I dirigenti giallorossi continuano a ripetere di essere «in attesa di un segnale da parte dell'Inter». Ovvero di uno sconto, perché la prima richiesta partita da Via Durini è stata di quindici milioni di euro. Se Moratti scende a dieci, l'affare andrà in porto. Ma questa improbabile concessione deve arrivare entro pochi giorni. Altrimenti Pradè salirà su un aereo per Lens e chiuderà per Diarra. Il procuratore di Pizarro, intanto, invia segnali tendenti al pessimismo. «Se la Roma non presenta un'offerta concreta all'Inter - ci ha spiegato Hidalgo - è inutile parlare di una trattativa. Da giorni sono costretto a ripetere le stesse cose ma un'eventuale svolta non dipende di certo da noi». Il giocatore è consapevole che nella capitale giocherebbe con maggiore continuità e ha dato il suo assenso all'operazione. Ma non può permettersi di uscire allo scoperto e rovinare i suoi rapporti con l'Inter. Ancora attesa quindi. Se sarà produttiva lo scopriremo tra poco. Intanto c'è il dato sulla campagna abbonamenti che parla chiaro sull'umore della tifoseria. Ad oltre un mese dall'apertura delle vendite sono state staccate circa quindicimila tessere. L'andamento è in linea con quello dello scorso anno nello stesso periodo. Restano a disposizione tutti i settori, curva sud compresa. E pensare che fino a due anni fa le tessere della sud non rinnovate dagli abbonati venivano polverizzate in poche ore. Per raggiungere la quota della passata stagione mancano novemila tifosi all'appello. Per la maggior parte si tratta di indecisi che attendono una scossa della società, altrimenti si rischia seriamente di doversi arrendere all'idea di vedere spesso un Olimpico semi-vuoto. La Roma resta comunque tranquilla perché ha nelle mani un giocatore gradito - molto meno di Pizarro - a Spalletti. Quel Diarra che anche in Francia considerano già romansita a tutti gli effetti, nonostante le parole di ieri del presidente del Lens. «Diarra vuole andare via - spiega Martel - e noi siamo pronti ad accontentarlo. Ma la Roma deve pagarci i sei milioni di euro della sua clausola rescissoria». Problemi in vista? No, almeno a sentire i dirigenti di Trigoria. Il Lens si sarebbe già convinto ad accettare cinque milioni grazie all'inserimento nell'accordo di una clausola che garantisce ai francesi una percentuale su un'eventuale cessione del giocatore da parte della Roma nei prossimi cinque anni. Con il giocatore c'è da tempo un accordo di massima sull'ingaggio. Al blitz di Pradè, previsto tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima, seguirà l'annuncio ufficiale. A meno che da Milano non arrivi quella telefonata che Spalletti attende con ansia.