Atletica, bilancio negativo per l'Italia. Si salvano Howe e Baldini, ma il vero tracollo è della Gran Bretagna
Siringhe e sostanze sospette sono state scoperte in una borsa di plestica lasciata nei pressi di uno degli alberghi (Hotel Opalen) che aveva ospitato le squadre durante gli Europei di atletica leggera di Goteborg. A riferirlo è stato Mats Glansberg, portavoce della polizia svedese, aggiungendo che è stato trovato anche un sacco contenente il necessario per effettuare trasfusioni sanguigne. Il materiale sarà ora analizzato per svelare la natura dei medicinali. Fuori dalle polemiche ora è anche tempo di bilanci per la spedizione azzurra ai campionati europei di Goteborg. Due ori e un bronzo, quest il bottino portato a casa dalla spedizione italiana alla 19esima edizione della rassegna continentale. Al di là degli acuti, la squadra azzurra ha mostrato rispetto al recente passato una crescita media ma anche qualche cedimento. Nella passata edizione di Monaco vincemmo la maratona femminile con la Guida e portammo a casa tre argenti con Levorato nei 100 e 200 e con la Alfridi nella marcia. «Dei segnali si sono visti — dice il presidente federale Franco Arese — abbiamo vinto due ori pesanti. Andrew Howe nel lungo e Stefano Baldini nella maratona hanno dominato due gare importanti. Sono dei veri testimonial di questo sport. Su di loro possiamo contare per stimolare le nuove generazioni ad allenarsi con impegno. Bello anche il bronzo della Rigaudo, atleta sulla quale possiamo contare per i prossimi progetti». Chiudiamo con un oro che fa la differenza nel medagliere di Monaco ma soprattutto la domenica conclusiva è stata indicative sulle tante carte da poter giocare meglio con un buon numero di occasioni per arricchire il podio azzurro tutte fallite, per una ragione o per l'altra. Si sperava in Andrea Longo dopo la bella impressione lasciata nella semifinale degli 800, e il padovano ha provato a giocare le sue carte, ma non ha mostrato la stessa sagacia tattica. La medaglia mancata negli 800 poteva arrivare dalla staffetta veloce, soprattutto vedendo il tempo finale della Gran Bretagna, 38.91. I ragazzi azzurri hanno però pregiudicato tutto già nel primo cambio quando Anceschi è partito in grande anticipo dovendo praticamente fermarsi. Il resto della gara ha visto il quartetto italiano ormai lontano dalla lotta per le medaglie e mai come questa volta il rammarico è grande. La gara di Gibilisco nell'asta è durata praticamente un solo salto, a 5,50 dove aveva mostrato ottimi margini. Poi l'errore a 5,65 lo ha condizionato, ha provato successivamente a 5,70 e a 5,75 per riagguantare in extremis un podio ma non era certamente il Gibilisco di Parigi o Atene. Nel medagliere finale dominio della Russia con 32 presenze sul podio di cui 11 sul gradino più alto. L'Italia, grazie a Howe, Baldini e la Rigaudo è nona, sicuramente meglio rispetto ai Mondiali di Helsinki 2005, ma c'è ancora tanto da fare per tornare pienamente competitivi. Attenzione però: anche altre Nazioni più blasonate sono in crisi. Senza il titolo nella 4x100, la Gran Bretagna sarebbe rimasta a secco.