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Americani in crisi dopo gli insuccessi

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Basta con gli eccessi Agli Usa serve più umiltà

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Il Dream team è un ricordo del passato perché oggi la Nba è piena di talenti che arrivano da ogni parte del pianeta e così prima alla scorsa edizione dei Mondiali (a domicilio visto che si giocarono a Indianapolis) poi alle Olimpiadi di Atene le certezze sono crollate sotto i colpi delle sconfitte. Per evitare nuove brutte figure e cercare di rimettere un po' d'ordine nella gerarchia del basket, la Nazionale a stelle e strisce è stata affidata ad un santone del basket americano, Mike Kryzewski, coach storico della Duke University, cui, per non farsi mancare nulla, sono stati affiancati come assistenti Jim Boeheim (Siracuse University), Mike D'Antoni (coach dell'anno nella Nba alla guida dei Phoenix Suns) e Nate McMillan (Portland Trail Blazers). Ma anche a questa edizione dei Mondiali la favoritissima Nazionale Usa arriva con qualche dubbio. Perché dopo una fase di preparazione fatta di vittorie sonanti è arrivato l'infortunio di Carmelo Anthony nella partita contro il Brasile, giocata in Cina, vinta grazie alla benevolenza arbitrale 90-86. Dice il ct azzurro, Recalcati, che per vincere ai ragazzotti statunitensi basterà essere se stessi. E proprio qui è il problema. Sapranno talenti come LeBron James, Elton Brand, Amare Stoudemire e Dwyane Wade mettere i piedi ben saldi per terra per non sentirsi superiori solo per chissà quale diritto acquisito? E riuscirà Kryzewski laddove fallì, ad Atene, un coach navigato e pluridecorato come Larry Brown? Sulla carta la formazione Usa è assortita in ogni ruolo. Ha mostrato debolezza, in fase di preparazione, nell'attacco alla zona ma questo sembrerebbe essere un dettaglio. Il condizionale è però d'obbligo perché squadre come l'Argentina, la Francia o la Spagna di Pau Gasol sembrano intenzionate a far sentire la loro voce. Ma la parola finale spetterà al campo. Dove, se pesasse solo il puro talento, ci sarebbe ben poco da fare per qualunque avversario. Ma la storia recente ha dimostrato il contrario cosicchè la Nazionale di Kryzewski è chiamata ad un solo risultato: la vittoria. Con questa pressione sulle spalle i ragazzi della Nba marciano sul Giappone. Ed incroceranno la strada dell'Italia nella prima fase dove è difficile prevedere un possibile passo falso. Poi dipenderà da loro e dalla voglia di riportare gli Usa sul gradino più alto del mondo. F. Fab.

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