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di ALESSANDRO AUSTINI Per una buona campagna acquisti ci vogliono tanti soldi.

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«Chi, l'ex laziale?» si chiederanno in molti. Proprio lui, scartato dalla Fiorentina dopo una stagione di alti e bassi e rientrato malvolentieri al Valencia. Ieri, prima dell'amichevole del «Mestalla», l'esterno cosentino ha parlato a lungo con Spalletti nell'albergo che ospitava la squadra giallorossa: i due si sono incrociati a Udine durante la stagione 2000/01. Il giocatore sa che la Roma sta cercando un elemento con le sue caratteristiche e nella capitale ci verrebbe a piedi. Per i giallorossi non si tratterebbe di un'operazione semplice. Complice soprattutto l'ingaggio, circa due milioni netti a stagione, che l'ex viola percepisce dal Valencia. Lo scorso anno gli spagnoli hanno pagato una parte dello stipendio pur di cedere in prestito il giocatore alla Fiorentina. Ed è proprio questa la formula su cui dovrebbe puntare la Roma nel caso si convincesse della bontà dell'operazione. A differenza di Semioli, Fiore potrebbe essere utilizzato full-time visto che non ha preso parte all'andata dei preliminari di Champions. L'esterno del Chievo, comunque, è ancora l'obiettivo numero uno di Pradè. Sul fronte attaccanti c'è da registrare una nuova puntata della telenovela Mido. Ieri l'egiziano, dopo i segnali inviati al Tottenham, ha aggiustato il tiro: «La Roma è più forte. Non credo ci siano più dubbi: resto qui». Fine della saga? Chi può dirlo. Di sicuro c'è Vucinic che aspetta ancora segnali da Trigoria. E, passando ai centrocampisti, c'è Diarra che ha già le valige pronte e conta di sbarcare nella capitale entro la prossima settimana. Oggi il mediano incontrerà Mexes al raduno della nazionale francese. Difficile, però, che i due tornino insieme a Roma: il blitz di Pradè in Francia è previsto per venerdì. Fino a quel giorno il ds attenderà segnali dall'Inter per un'eventuale cessione di Pizarro.

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