Deschamps: «Torniamo subito in A»
Dopo lo scandalo di calciopoli, lo scudetto strappato dal petto, l'umiliazione del primo campionato di serie B della sua storia, la Juventus è ripartita da Napoli. Da un trofeo, quello della Birra Moretti, che sicuramente non avrà lo stesso valore della Champions League, ma ha tanto il sapore di una rivincita, la prima. In primis nei confronti dell'Inter, che ha giocato con la maglia con lo scudetto. E ha perso. Il tecnico nerazzurro Mancini subito dopo la sconfitta ha detto che quest'anno devrò essere diverso: «La squadra può e deve fare di più». La Vecchia Signora è ripartita così con un sorriso, senza alcuni dei suoi pezzi più pregiati e senza in campioni del mondo, comunque in campo ad applaudire i compagni. A partire da Zalayeta, bianconero dal '97 con qualche sosta a Empoli, Siviglia e Perugia, mai vero protagonista, ma sempre presente nel momento del bisogno. E se è vero che da Bojinov ci si aspettava qualcosa di più, Chiellini e Balzaretti (senza contare l'ottimo Nedved) hanno fatto vedere buone cose. Altri innesti come Guzman e Chiumiento, decisivo per l'assegnazione del premio negli shoot-out contro il Napoli, sembrano già essere validi rinforzi. Deschamps ha elogiato i suoi per lo spirito giunco con il quale hanno affrontato questo inizio di stagione. Ma oltre a questo si sono notate anche realtà tecniche decisamente confortanti, «L'atteggiamento della squadra mi è piaciuto — ha commentato sorridente il tecnico della Juventus Deschamps — non siamo ancora al massimo, ma si vede che tutti hanno il desiderio di mettersi a disposizione della squadra. Bisogna crederci sempre, sino in fondo. Lo spirito giusto c'è, ora si tratta di mantenerlo». Tenerlo sarà poi la prossima settimana la parola d'ordine della Juve nell'incontro con Trezeguet, mentre il 18 la società bianconera punterà ad ottenere uno sconto sulla penalizzazione dalla Camera di conciliazione e arbitrato del Coni. Due importanti appuntamenti che segneranno parte del futuro della società bianconera. Il prossimo impegno sul campo sarà invece mercoledì alle ore 17.30 a Villar Perosa. A casa Agnelli, seguendo la decennale tradizione juventina, i bianconeri disputeranno la partita di presentazione davanti a dirigenza e tifosi. Ma, rompendo invece la tradizione, non sarà una sfida in famiglia ma un'amichevole con il Piacenza.