La retrocessione in B dopo calciopoli non ferma la Vecchia Signora
Trofeo Moretti ai bianconeri. Disastro Inter, il Napoli salva la faccia
Paoloquasi gremito. Le indicazioni del triangolare (pieno di ammoniti) sono confortanti per Juve e Napoli, negative per l'Inter, pur se con qualche attenuante. I bianconeri sono sembrati già combattivi e compatti e calcolando le assenze possono solo crescere. Molto soddisfacente anche il Napoli, che ha dimostrato di essere già una squadra e di avere nel reparto d'attacco (De Zerbi, Bucchi, Calaiò, Pià, Sosa) il suo valore aggiunto. La delusione della serata, invece, è stata l'Inter, sconfitta per 1-0 in entrambe le gare. Gambe imballate, viaggi e assenze non cancellano l'impressione che Mancini dovrà lavorare ancora parecchio. La prima arrabbiatura del tecnico nerazzurro arriva subito con Inter-Juventus, al primo incontro dopo lo scandalo che ha fatto traslocare lo scudetto dalle maglie bianconere a quelle nerazzurre. L'1-0 finale consente ai torinesi di prendersi una piccola rivincita sui milanesi e costringe il Mancio ad ingoiare un boccone amarissimo. La rete è segnata di testa da Zalayeta al 14' del primo mini-tempo, complice anche una doppia incertezza in uscita di Toldo. Che le due squadre sentano la gara e che il clima tra loro non sia dei migliori lo dimostrano i cinque ammoniti, di cui quattro per interventi non proprio adatti alla serata, ma più in linea con le tensioni di quello che resta comunque il derby d'Italia. Se Mancini deve rinunciare a Materazzi, Vieira, Crespo e al neo acquisto Ibrahimovic, Deschamps deve fare a meno dei campioni del mondo Buffon, Del Piero e Camoranesi (comunque arrivati a Napoli per ritirare il premio dello sponsor della serata) più Trezeguet, C.Zanetti e l'infortunato Tudor. L'Inter parte con un 4-3-3 che in avanti prevede Cruz-Adriano-Martins e che non convince, mentre la Juve si schiera con un 4-4-2 molto pratico e grintoso che la porta al successo. I bianconeri sembrano già calati nella mentalità combattiva che ci vuole in un torneo duro e lungo come quello di B, in cui ritroveranno quel Napoli che subito dopo l'esibizione di Tiziano Ferro ha dato la seconda delusione all'Inter. Decisivo il gol di Calaiò in apertura del secondo mini-tempo, propiziato da un errore della difesa nerazzurra sul fuorigioco. Sullo 0-0, alla metà della prima frazione di gara, Stankovic aveva lisciato da dilettante la palla del possibile vantaggio. Poi il Napoli (buono il suo 4-3-1-2) si è limitato a controllare il ritorno non certo veemente dell'Inter. La finale del «Birra Moretti», dunque, diventa l'antipasto della sfida più attesa della prossima serie B, ma delude anche a causa dei cambi programmati effettuati da Reja e Deschamps. Le uniche emozioni nascono dai piedi dello juventino Guzman, che al 17' prende il palo, al 20' si vede negare il gol da Gianello e a 5' dalla fine calcia alto da buona posizione. Si va così agli shoot-out. Per vincere alla Juve basta segnarne uno (Chiumiento) perché il Napoli li sbaglia tutti e tre (Gatti, Capparella e Domizzi).