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Arbitri, nuove griglie nell'era-Agnolin

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La classe arbitrale italiana ha deciso di ripartire dai mille metri di Sportilia. Molti i giovani (ben 10 sono i neopromossi al Can A e B') poche le stelle o aspiranti tali. Definitivamente tramontata ormai l'epoca-Collina i riflettori si accendono su Rosetti (reduce da una buonissima figura al mondiale) e su Farina. Chiamato a dirigere la finale di Supercoppa europea, l'arbitro di Novi Ligure si è commosso quando la notizia della designazione è stata accolta dall'applauso dei colleghi. Ma i riflettori non ignorano anche, loro malgrado, Dondarini e Pieri, che hanno abbandonato il ritiro dopo essere stati deferiti per omessa denuncia nel troncone d'inchiesta che riguarda la Reggina. Luigi Agnolin, commissario Aia, si è però detto convinto di aver trovato la ricetta che possa restituire credibilità al sistema. Che passa, innanzitutto, dal nuovo codice deontologico che una commissione di saggi sta elaborando. «Con questo raduno - ha detto Agnolin durante la conferenza stampa conclusiva del periodo di preparazione - abbiamo restituito un po' di serenità». Finito il ritiro, sabato prossimo si comincia con il banco di prova della Coppa Italia, cercando di mettere da parte le polemiche e pensare a ricostruire l'immagine della classe arbitrale. Tedeschi vuole inaugurare una nuova stagione di comunicazione con gli arbitri («ma mettetemi pure tutti i telefoni sotto controllo...») che sarà alla base del nuovo sistema di designazione: quattro griglie in cui saranno divisi sia gli arbitri sia le partite.

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