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A volte tornano

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È un volto noto e non solo per chi «mastica» di motociclette e sport. Trattasi di Max Biaggi che sta preparando un rientro in grande stile nella classe regina del Motomondiale. Dopo un anno di riposo forzato, tutto o quasi è pronto per tornare a fare la cosa che meglio gli riesce nella vita: correre e vincere in sella a una moto da Gran Premio. L'ipotesi, perchè di tale si tratta ancora al momento, è quella che da sempre affascina gli appassionati italiani delle due ruote da corsa: un pilota di casa nosta in sella a una moto italiana. Binomio già consacrato da Capirossi in Ducati e che potrebbe vedere il suo bis proprio con Biaggi in Ducati. Il «no» secco del romano al pre-contratto con la Suzuki Alstare Superbike in scadenza a luglio, è da leggersi proprio in questa chiave: nonostante le ripetute avances e i blitz in California degli emissari giapponesi. Sono infatti ormai diverse settimane che tra Max e il Luis D'Antin che gestisce una delle Ducati in MotoGp (quella guidata da Luis D'Antin), c'è un continuo contatto, uno scambio di idee e proposte, una voglia di incontrarsi e provare una nuova avventura insieme. La lontananza dal «giro» da parte del romano, non sembra aver intaccato gli ottimi rapporti con il Paolo Campinoti titolare della Pramac che ha fatto da «contatto» tra le due parti e che sarebbe il vero artefice dell'operazione. Il progetto è molto semplice: il Team, molto vicino alla Casa Ufficiale il prossimo anno avrà a disposizione una moto praticamente identica a quella che finirà nelle mani di Capirossi e Giberanu piloti ufficiali di Ducati Corse in MotoGp. Al reparto corse di Borgo Panigale si sono fatti due conti e hanno realizzato che costruire quattro Desmosedici Gp7 identiche costa molto meno che fare una serie «ufficiale» e una versione «clienti». Campinoti che potrà gestire uno dei quattro esemplari ha le idee molto chiare e vuole riportare in Italia Max Biaggi: uno che di problemi in carriera ne ha avuti diversi, tranne quello di andare piano in moto. E il romano sembra entusiasta dell'occasione che potrebbe essere una porta «secondaria» per un eventuale rientro, la stagione successiva, con la scuderia ufficiale. Certo, lì le cose non sarebbero esattamente rose e fiori, perché Capirossi sicuramente non gradirebbe avere in «casa» in compagno scomodo come Biaggi, uno che va forte e dice le cose che pensa: sempre. E forse proprio per questo quando lo scorso anno Gibernau s'infortunò, qualcuno sconsigliò l'arrivo di Biaggi proprio per non infastidire Capirossi. Ma questo potrebbe diventare un problema secondario soprattutto se Max, alla prima stagione in Ducati, dovesse fare i risultati sperati: e anche perché bisogneà vedere cosa deciderà Capirossi per il suo futuro con un contratto in scadenza. L'arrivo dei nuovi regolamenti che dalla prossima stagione imporranno i motori da 800 cc, potrebbe essere poi un altro aiuto per il rientro del romano perché tutte la carte potrebbe essere rimescolate e con questo i valori in campo che al momento mettono ancora la rossa di Borgo panigale una spanna indietro alle due giapponesi. E proprio dai vertici della casa madre si aspetta l'ok all'operazione-Biaggi che ha ottenuto l'ok anche dallo sponsor tabaccaio (la Marlboro) che aveva già supportato per diversi anni Max nella sua carriera: con lo sponsor biancorosso il romano vinse il suo ultimo titolo iridato in Honda, quello bellissimo dopo la tripletta in sella all'Aprilia. Non c'era Rossi, era tutto un altro Motomondiale, ma il talento, quello era ed è sempre lo stesso. Ora non resta che aspettare che qualcuno faccia la prima mossa.

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