Il caso rientrato
Sono bastati cinque minuti per accordarci, perchè facesse prevalere il suo attaccamento alla maglia sulle questioni economiche. Il suo è stato un bel gesto che può essere d'esempio a tutto il movimento. Il calcio sta cambiando e lo si vede anche da queste cose». Diego Della Valle è apparso soddisfatto, in attesa di affrontare la battaglia contro le sentenze di Calciopoli s'è aggiudicata quella con Luca Toni. «Si è parlato troppo di questa vicenda - ha sospirato il giocatore - ora voglio solo pensare a giocare e a segnare il più possibile». Tra il patron della Fiorentina e l'attaccante campione del mondo è tutto risolto, il giocatore a lungo tentato di andare all'Inter rimarrà a Firenze come d'altronde aveva finora sempre ribadito lo stesso Della Valle. Si conclude così il tormentone dell'estate. «Ho fatto due chiacchiere con Luca e ci siamo intesi subito visto che è quello che volevamo - ha detto Della Valle - Il collante di questo accordo è mio fratello Andrea che adesso è via e rientrerà presto. Non è stata una battaglia, forse si è parlato troppo di soldi ma stavolta sono stati i valori e il rigore a contare di più. Quanto alla Champions, l'avevamo presa, ce la stanno portando via ma la riprenderemo. Sono subito circolate voci relative ad un presunto aumento dell'ingaggio ma la smentita è stata generale, dallo stesso patron al giocatore ai dirigenti. Al campo ha avuto il primo impatto col pubblico: l'accoglienza è stata contrastata, i 700 presenti hanno esposto uno striscione polemico e mischiato fischi ad applausi anche se questi col passare dei minuti sono aumentati.