Finalmente

45,diretta Tv su Canale 5). Finalmente si torna in campo e dopo tutti gli scandali, i processi e le polemiche che hanno investito il nostro calcio se ne sentiva proprio il bisogno. La magia di questo sport sta lì, sul prato verde ed è già tanto se tutto quello che è accaduto in questa sconvolgente estate di ricorsi e tribunali non è ancora riuscito a spezzarla. La gente ha ancora voglia di credere in questo sport e spera che tutto il marcio che è uscito fuori nei mesi passati non lo rovini più. È singolare che ad aprire la nuova stagione ufficiale del nostro football sia proprio uno dei club nobili invischiati in «calciopoli», il Milan, uscito dalla prima parte del processo con una sanzione lieve, che non l'ha penalizzato più di tanto, costringendolo non a rinunciare alla Champions o, addirittura, alla serie A (come richiesto dal procuratore Palazzi), ma a rientrare nella Coppa principale dalla finestra del preliminare di stasera. Il nuovo deferimento di ieri sera è stato un fulmine a ciel sereno ma non dovrebbe portare a sanzioni superiori ad un'ammenda. Intanto il Milan si gioca una partita che, va detto subito a scanso di equivoci, lo opporrà ad una squadra tosta, che punterà a strappare un risultato positivo oggi per giocarsi poi la qualificazione nel match di ritorno casalingo del 22 agosto. I serbi hanno conquistato il diritto di affrontare il Milan battendo gli irlandesi del Cork nel turno precedente ed arrivano alla gara odierna con una buona condizione di forma, sicuramente migliore di quella dei rossoneri, che fino a pochi giorni fa non sapevano neppure quale sarebbe stato il loro primo impegno ufficiale. Poi la Commissione Etica dell'Uefa li ha definitivamente ammessi in Europa con mille riserve e una formula che Ancelotti ha definito. «Un'uscita fuori luogo, fuori tempo; una testata alla Zidane». Ed ora eccoli qua, pronti ad iniziare la nuova avventura nella Coppa dalle grandi orecchie partendo di rincorsa, proprio come gli accadrà in campionato. «Quella di stasera è una partita regalata, che non si doveva giocare - dice Ancelotti - Noi abbiamo cercato di fare le cose al meglio nel poco tempo che abbiamo avuto a disposizione». Poi il mister rossonero elogia l'avversario: «È una squadra con grande entusiasmo, forse con poca esperienza internazionale, ma con buone individualità e molta voglia di far bene. Considerato il momento particolare della stagione queste due partite con la Stella Rossa sono molto delicate, anche se in quella di ritorno avremo quindici giorni di preparazione in più nella gambe. Per questo stasera dovremo stare attenti a non accettare ritmi elevati e giocare con molto ordine. Dal punto di vista mentale siamo pronti a giocare questa partita che non dovevamo fare». Tra le tante defezioni dei rossoneri non c'è Kakà «che è a disposizione e giocherà» dice ancora Ancelotti. «Abbiamo tre giocatori indisponibili, i soliti, i tre difensori centrali (Maldini, Nesta e Kaladze), gli altri sono tutti disponibili. Anche Cafu sta bene. Per il resto abbiamo solo problemi di abbondanza e purtroppo qualcuno dovrà andare in tribuna». In attacco spazio ai campioni del mondo Inzaghi e Gilardino.