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Mido fa sorridere la Roma

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Dopo la sconfitta di misura ad Oporto, ieri la Roma di scena ad Amburgo ha mostrato qualche progresso nei singoli, ma orfana dei campioni del mondo ha ceduto ad una squadra già in forma per il campionato e i preliminari di Champions League. Oltre ai nazionali Spalletti deve fare a meno anche di Taddei (affaticamento) e Montella (si rivedrà il 10 in amichevole a Rieti). L'approccio alla gara non è dei migliori, tanto che la Roma soffre per tutto il primo tempo la pressione dei tedeschi. Dopo un tiro di Rosi ampiamente a lato, al 12' passa l'Amburgo. Errore in appoggio di Cassetti, ripartenza facile dei padroni di casa e destro fulminante di Lautch penetrato nel cuore dell'area di rigore. Doni si allunga ma non ci può arrivare. Gli uomini di Spalletti ci mettono un po' a trovare le misure e si schiacciano troppo dalle parti di Doni. I tedeschi tuttavia non trovano grandi occasioni per passare ancora e nel loro momento migliore la Roma ha una grande occasione. Alvarez spinge un contropiede con la sua solità velocità e serve smarcato al centro Mancini nei pressi della lunetta. Il pallone è invitante per un «cucchiaio», Mancini si sistema con calma il pallone sul destro, prova a imitare il suo capitano, ma alza troppo la mira con Kirschstein fuori causa. Spalletti non è contento e segue la partita costantemente in piedi. Bene Aquiliani, autoritario a centrocampo. Il tecnico però rivoluziona la squadra nella ripresa. Via il consueto modulo, 6 sostituzioni, e spazio alla difesa a 3 con Tonetto che sale a sinistra, Galloppa che rileva un disorientato Faty e dà nerbo e geometria al centrocampo e soprattutto Mido. L'egiziano va a far coppia con Okaka in attacco con Mancini a sostegno e, Nonda non si arrabbi, è tutta un'altra cosa. Mido si muove bene, crea spazio ai compagni, rientra a fare la sponda e va alla conclusione. A 3' dal termine coglie anche una traversa, con un forte sinistro scoccato dentro l'area di rigore. Le belle parole spese da Spalletti per il centravanti ex Tottenham non erano quindi casuali. Riportato in posizione di centravanti (con Delneri giocò esterno sinistro) Mido ha dato il suo contributo nonostante sia praticamente senza preparazione. Roma dai due volti, quindi. Primo tempo incolore, ripresa intensa, con un inedito 3-4-1-2. Per la prima volta in questa stagione il tecnico della Roma si affida alla difesa a tre, coinvolgendo in quel ruolo Panucci. Prove di nuovo assetto? Possibili cessioni eccellenti come lo stesso Spalletti ha preannunciato venerdì? Può essere, ma intanto Spalletti può rallegrarsi della condizione di Mancini, il solo con Rosi, Comotto e il portiere ad aver giocato l'intera gara. Il brasiliano avrebbe meritato anche un rigore alla mezz'ora del secondo tempo, ma la spinta in area ai suoi danni non veniva sanzionata dall'arbitro. Al termine della gara, Spalletti è contento a metà. «Anche ad Oporto, complice una disattenzione di difensiva, abbiamo subìto un gol casuale. Ma oggi (ieri, ndr) siamo andati meglio. Loro avevano tutti titolari e nella ripresa ho tolto un difensore perché soffrivamo troppo in mezzo». Per Chivu, «gli allenamenti a Trigoria sotto il sole ci hanno un po' appesantito le gambe», mentre Cassetti riconosce il suo errore sul gol. «Meno male che l'ho fatto in amichevole, non si ripeterà più».

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