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di MARCO GRASSI ANCHE nel ciclismo capita che a volte non vinca il più forte in gara: ...

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Crudele per Cunego, che obbligato a coprire la fuga del compagno di squadra, ha atteso invano che qualcun altro dei presenti chiudesse il buco. Manco fessi, gli altri: dannarsi per riprendere Figueras per poi farsi uccellare da Damiano nella volata ristretta? E così il napoletano, sfruttando la tattica (ottima pur se obbligata) della Lampre, è andato a cogliere il secondo successo stagionale, dopo l'affermazione al Brixia Tour un paio di settimane fa. Cunego ha vinto lo sprint dei battuti, piazzandosi secondo e confermando che se gli avessero ripreso Figueras avrebbe conquistato lui il Giro del Lazio. Al veronese resta comunque la convinzione di attraversare un ottimo momento. Sicuramente migliore di quello di Garzelli (quinto con qualche affanno, dietro alla coppia Lampre, a Sella terzo e a Bossoni quarto) o di Di Luca, che non è praticamente mai stato in gara, staccato sulla salita di Campi di Annibale a Rocca di Papa da un'azione dello stesso Cunego, che ha scremato il gruppo dei 20; da segnalare il bell'attacco del romano (di Centocelle) Giordani, che nel finale ha provato ad anticipare tutti. Anche oggi si corre: a Pescara si disputa il Trofeo Matteotti, 188 km con l'idolo di casa Di Luca a cercare riscatto.

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