Calciopoli: lemotivazioni di Sandulli
Lazio e Fiorentina attenderanno la giornata di lunedì per presentare il ricorso alla Camera di Conciliazione ed Arbitrato del Coni. Gli avvocati della società laziale e dei gigliati hanno preferito studiare gli ultimi dettagli prima di presentare l'istanza. L'assenza del coinvolgimento dei direttori di gara nelle tre partite per le quali il presidente Lotito si era raccomandato al presidente federale Carraro e all'ex designatore Paolo Bergamo, la mancanza di effetti concreti sui risultati delle partite e la testimonianza di Daniele Tombolini, sarebbero alla base delle motivazioni della Corte federale. Per la Lazio non può pertanto configurarsi l'illecito poichè non è logicamente concepibile un articolato disegno illecito in cui manchi del tutto la partecipazione arbitrale ad esso. Cambiando fronte, la storia sportiva di importanza oggettiva, il contributo ai successi della Nazionale italiana e l'azione di rimuovere le persone direttamente coinvolte ha consentito alla Juventus di ottenere un alleggerimento sulla sanzione di primo grado emessa dalla Caf. Il Milan ha pagato per la condotta tenuta da Leonardo Meani e non per il comportamento di Adriano Galliani ritenuto criticabile ma non penetrante. Non c'era l'illegcita volontà egemonica neppure da parte della Fiorentina, spinta dal vice presidente federale ad intavolare contatti con il designatore Paolo Bergamo. Per la Corte federale il campionato 2004-05 era inquinato, ma non esisteva il Sistema disegnato dalla Procura federale. Intanto continuano ad arrivare i ricorsi alla Cca: ieri il presidente della Camera di Conciliazione Pierluigi Ronzani ha definito il calendario. La Juve sarà il primo club a presentarsi davanti al conciliatore Angelo Piazza, ex ministro della Funzione Pubblica. Il 5 settembre alle ore 11.00 sarà la volta di Adriano Galliani - come conciliatore è stato nominato Zaccheo - alle ore 15.00 dello stesso giorno davanti al conciliatore Piazza sarà la volta dell'ex amministratore delegato della Juve Antonio Giraudo. Ma ieri mattina è arrivato anche il reclamo da parte dell'ex vice presidente federale Innocenzo Mazzini che verrà ascoltato il prossimo 7 settembre e avrà come conciliatore Massimo Ciardullo. Sempre nella stessa giornata si presenterà al Coni anche Luciano Moggi: per lui, in veste di conciliatore era stato nominato Ciro Pellegrino. All'inizio della prossima settimana, intanto, il procuratore federale Stefano Palazzi renderà noti i deferimenti per quanto riguarda la seconda parte del procedimento disciplinare. Rischia grosso la Reggina di Lillo Foti. In bilico anche il Messina, l'Arezzo ed il Lecce. Sarà necessario attendere i deferimenti di Palazzi per capire la competenza dei collegi giudicanti: qualora ci fossero anche dei dirigenti federali, il procedimento seguirà lo stesso iter della prima parte, con la Caf nel primo grado di giudizio e la Corte chiamata a giudicare nel secondo grado. Senza alcun dirigente deferito sarebbe la Disciplinare ad avviare il procedimento di primo grado a Milano e la Caf ad emettere la sentenza di secondo grado. Intanto Moggi ha inoltrato anche il ricorso al Tar. Sim. Pie.