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di FABRIZIO MARCHETTI LAZIO-Makinwa alla stretta finale.

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«Lotito è un po' genovese, deve fare un altro sforzo ma ci siamo», ha poi chiosato il presidente rosanero su Radio Radio. La strategia: il Palermo aspetta di arrivare ad Amauri prima di ufficializzare la chiusura dell'affare per il nigeriano valutato 3-3,5 milioni. Si proverà a chiudere intorno ai 2,8 milioni pagabili in 3 anni. Se ne è parlato in un colloquio a Norcia tra lo staff tecnico: un mini-vertice in cui Rossi ha ribadito la propria stima per il nigeriano, preferendolo, al momento, a Jimenez. La Lazio vorrebbe in realtà privarsi di uno tra Tare e Inzaghi e magari reinvestire parte dei soldi per entrambi gli obiettivi, cioè Makinwa e Jimenez. Missione impossibile, almeno seguendo i riscontri del mercato. Jimenez comporterebbe una variante sull'assetto colladauto ma stuzzica comunque il romagnolo. Makinwa rappresenta la scelta «sicura», affidabile. Si allontanano tutte le altre ipotesi, come quella relativa a Martin Palermo del Boca Juniors. L'altro nodo è rappresentato da Oddo. La Lazio l'aspetta in ritiro l'8 agosto, lui aspetta il Milan. Che prima vuole piazzare Simic e poi tentare l'assalto finale al laterale biancoceleste. Simic piace al Torino e potrebbe essere offerto nuovamente ai biancocelesti, che però preferiscono l'uruguaiano Diogo del Real Madrid. Rossi è stato chiaro: meglio puntare su giocatori che sposano in pieno il progetto, convinti di partire per azzerare una penalizzazione di 11 punti (anche se esiste la speranza di un ulteriore sconto alla Camera di Conciliazione del Coni), piuttosto che mortificare velleità e aspirazioni di crescita professionale. Quindi sono giorni decisivi per riannodare le fila del discorso. Nel caso in cui dovesse sfumare l'opzione-Diogo, sempre attuali i nomi di Motta dell'Udinese, vecchio pallino di Rossi, dello svincolato Zè Maria e di Mesto della Reggina. Scartato Contra, troppo caro il croato Srna dello Shaktar Donetz. Infine il vice-Behrami: la Lazio non intende spendere cifre esorbitanti dopo aver investito 20 milioni, quindi si procederà, ci si proverà, con lungimiranza e attenzione alla forbice qualità/prezzo. Sempre vive alcune soluzioni straniere (tra cui quelle svedesi), si sonda anche il mercato interno: andato a vuoto un ultimo tentativo per Sestu, passato alla Salernitana. La squadra intanto continua ad allenarsi a Norcia. Ancora differenziato per Behrami e Mudingayi, entrambi convocati (Mudingayi per una pre-selezione) dalle rispettative rappresentative in vista degli impegni in programma il 16 agosto in vista delle qualificazioni agli Europei del 2008. Convocazioni anche per Tare (Albania) e Christian Manfredini per Costa D'Avorio-Senegal. Nella mattinata di ieri test r.s.a, per verificare la capacità di ripetere gli scatti, con la consulenza della facoltà di Scienze Motorie della Facoltà di Tor Vergata. Ancora contestato Ballotta, mentre Cribari ha lanciato la sfida. «Il gruppo sta lavorando parecchio. Quest'anno abbiamo avuto la fortuna di poter lavorare da subito tutti insieme». Sull'handicap di 11 punti. «Se la sentenza resta invariata, una preparazione atletica fatta così bene ti da certamente la forza fisica per andare avanti. Certo partire da -11 è dura dal punto di vista psicologico, ma fare subito tre vittorie, sarebbe certamente un ottimo viatico. Certo i punti sono tanti e come dice Rossi sarà un campionato difficile, ma noi siamo pronti». Cribari, poi, spende due parole sul giovane Diakitè, arrivato dal Pescara: «Io a 19 anni non ero così forte, sinceramente nemmeno ora a livello fisico sto come lui, ha gesti atletici buoni: se lavorerà tanto ha davvero grandi possibilità di sfondare». Il titolo chiude con +0,65%. La società aspetta le motivazioni della Corte Federale per studiare la difesa in vista della Conciliazione e arbitrato con il Coni.

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