di TIZIANO CARMELLINI IL GRUPPO, la voglia e tre campioni del Mondo.
..ma non parlategli di scudetto, perché diventa scaramantico. Dove può arrivare questa Roma? «Siamo all'inizio e non si può dire subito. Dobbiamo aspettare il girone d'andata, non si può dire che vinceremo lo scudetto se non sappiamo a che punto siamo». Scudetto possibile? «No assolutamente. Lo scudetto è lontano, noi dobbiamo fare bene». Corsa a due contro l'Inter? «Non ci sono solo loro, noi dobbiamo fare il nostro e poi dipende solo da noi». Cosa manca alla Roma? «Manca un titolo. Noi stiamo bene non manca quasi niente. Siamo un gruppo forte, abbiamo bisogno di vincere e poi vedremo». E il 26 si partirà subito forte: c'è la Supercoppa. «Ora pensiamo alla Coppa e a fare una buona preparazione per arrivare più in là possibile. Vincerla sarebbe uno stimolo in più, sarà una partita importante. È l'inizio dell'anno e può fare bene al morale». L'inter è ancora una spanna più su? «Non c'è nessuna differenza tra Roma e Inter. Non ci interessa delle altre squadre. Abbiamo tre campioni del mondo». E il campionato? «Ora c'è da giocare una Supercoppa, il campionato è un'altra cosa. Noi cercheremo di vincerla per noi e per i tifosi». Sì, ma il campionato è un'altra cosa... soprattutto quello italiano. «È uno dei più difficili di Europa. Per me rimarrà sempre il più bello. In Italia sono cresciuto molto, gli attaccanti sono difficili da marcare e le squadre molto motivate». Mexes-Chivu è la coppia di centrali più forte del campionato? «Non è vero. Fa piacere sentirlo dire ma non abbiamo un posto fisso. Siamo tutti sullo stesso livello, chi sta meglio giocherà. Dobbiamo fare quello che dice il mister per avere il posto». Lo scorso anno un grande Mexes. «Mi manca ancora tanto. Ho fatto sei mesi bene, non mi devo montare la testa sarebbe sbagliato, voglio fare di più». Roma troppo ferma sul mercato? «Noi abbiamo scelto una strada. Non abbiamo bisogno di un nome come Ronaldinho. Nel gruppo c'è solidarietà, è una grande qualità. I nuovi compagni si sono integrati subito. Sono tutti bravi, siamo contenti». E c'è di nuovo Mido. «È sempre un piacere rivedere un giocatore che non ha avuto la possibilità di esprimersi. Con Spalletti farà grandi cose. Basta che la squadra stia bene. Mido, come Matteo, (Ferrari, ndr) è bravo. Sono al nostro livello e hanno tanta voglia di fare bene». Come le sembra il nuovo arrivato Faty? «Ha tante qualità fisiche e corsa. In Francia lo considerano molto bene, dicono che sarà il nuovo Vieira». Quanto c'è di Spalletti in questa Roma? «Moltissimo. Lui è bravo per tanti motivi, poi sul campo non può fare tanto. Ti aiutano i compagni. Lui però ti dà grandi motivazioni». Torna la Champions che la vide protagonista in negativo nell'ultima gara (espulso, ndr). «Sono cresciuto e ringrazio i miei compagni. Devo cercare di cambiare il mio comportamento, mi dà fastidio essere visto come un giocatore scorretto in Europa. Non sono cattivo nella vita, sul campo ogni tanto parte la testa. Devo controllarmi perché non si lasciano i compagni in 10. Ci sono dei momenti in campo in cui non ragiono. Il mister si arrabbia molto per questo. Non solo lui, anche la mia famiglia, mia madre e mia sorella. Devo migliorare». Zidane-Materazzi, da che parte sta? «Zidane ha sbagliato ma si può capire. C'è tanta pressione, era la finale della Coppa del Mondo. Siamo uomini e abbiamo tutti il nostro carattere, esce quello che siamo dentro. Ha sbagliato, ma non possiamo dimenticare che è un grande calciatore». Mexes resterà alla Roma? «Mi mancano due anni di contratto, si parla con serenità. Io sto bene, poi vedremo».