di ALESSIO MORIGGI UN appassionante e frenetico ping-pong tra il lago Balaton e la piscina Alfred Hajos, ...
Due diverse ambientazioni per seguire, con la medesima passione, le gesta degli atleti azzurri in competizione per una medaglia. Sul lago della capitale magiara era di scena la 25 km donne, una gara da oltre cinque ore, la vera e propria maratona del nuoto di fondo. Alessandra Romiti, Silvia Bresolin e Laura La Piana rappresentavano le nostre occasioni di conquistare una medaglia, con la sola Laura, a dire la verità, a possedere velleità da podio. C'era da gestire le forze, c'era da inserirsi nella giusta scia e c'era da contrastare le mamme terribili Maurer-Kovacs, protagoniste della 10 km. In tutto ciò c'è stata soprattutto Angela Maurer, ancora oro per la dolce mammina tedesca e regina del fondo continentale. Seconda la russa Pankina e bronzo per l'altra tedesca Biller, con La Piana sesta all'arrivo complice un ultimo rifornimento difettoso. Il fondo italiano saluta questi Europei con una sola medaglia all'attivo ma con buoni propositi per i mondiali di Napoli fra un mese esatto. A far risuonare l'inno di Mameli ci hanno pensato le ragazze del nuoto sincronizzato, ieri ben due volte sul gradino più basso del podio. La pioggia incessante di sabato aveva costretto al rinvio della finale a squadre, con uno stravolgimento del programma quasi congestionato di finali. Alle 10 il libero combinato, alle 12.30 il doppio e alle 18 la squadra. Ma andiamo con ordine. Le ragazze allenate da Roberta Farinelli e Giovanna Burlando hanno fornito nel combinato una prova molto positiva, che ha consentito loro di piazzarsi dietro Russia e Spagna, conquistando un bronzo che brilla come l'oro. Il terzo posto è il frutto di un esercizio ben costruito dal punto di vista coreografico, facendo leva sui cambi, iniziato con la squadra, proseguito con due singoli, due doppi, un trio, un quintetto per finire ancora con la squadra. Gioia e soddisfazione ma contenute, con ancora un bronzo da conquistare. Solo un calo di concentrazione, infatti, avrebbe potuto togliere il terzo posto alla squadra, ma non c'è stato. Altra medaglia, altro posto d'onore dietro alle inarrivabili russe, tecnicamente chirurgiche, e alle spagnole, espressive come un Picasso in movimento. Nella finale del doppio, il quinto posto della coppia Adelizzi-Lapi non vale una medaglia ma la qualificazione per Pechino 2008 sì. Come dire, un'assicurazione per il futuro. Bilancio positivo per il sincro azzurro che saluta Budapest, due medaglie e tanti talenti da lanciare. Già lanciati, invece, i nostri big del nuoto. Si comincia oggi e i titoli continentali in palio sono 4: 400 sl uomini, 400 misti donne e le due 4x100. Cosa aspettarsi e da chi? Rosolino e Brembilla sono da medaglia nei 400, un occhio alla Filippi nei misti e poi godiamoci le staffette, con Magnini papabile frazionista per vedere l'effetto che fa.