Aria di Champions Prove tecniche della nuova Roma

Ieri una Roma rabberciata ha ceduto al Porto più avanti nella preparazione e desideroso di non sfigurare di fronte ai cinquantamila del Dragao. Con Panucci (in difficoltà) a sinistra per dare spazio a Cassetti, Spalletti presenta Tonetto per la prima volta sulla linea dei trequartisti. L'ex sampdoriano è forse il più sorpreso a giocare in un ruolo non suo e fatica quando si tratta di fare la differenza nell'uno contro uno. Mancini è spostato al centro e malgrado tanta buona volonta non sa trovare il guizzo giusto. Alvarez è in forma ma non trova in Nonda un compagno degno di nota. La Roma comunque non sfigura e tiene bene al centro con un Faty troppo falloso e graziato dall'arbitro e Aquilani in crescita che impegna Helton a terra al 25'. Chi soffre, e non poco, è Cassetti a contenere uno scatenato Quaresma. Per tre volte il portoghese gli sfugge sulla fascia, e nell'ultima accelerazione con cross, Mexes tocca il pallone e beffa Curci, incolpevole. È il primo gol incassato dalla squadra in queste prime quattro uscite amichevoli, e il fatto che sia un'autorete e' di buon auspicio. Ripresa con il Porto che rientra in campo con la maglia arancione, dopo che aveva giocato il primo tempo con la classica divisa bianca e blu. Tanti i cambi da una parte e dall'altra, del resto siamo ancora in una fase di preparazione e quindi è meglio fa ruotare tutti i giocatori a disposizione per farli entrare in forma. Rosi al posto di Tonetto si fa subito notare. Rientra da sinistra e calcia di destro impegnando in angolo Helton, l'unico insieme a Bosinga a rimanere in campo per Adriaanse. Il giovane richiesto da mezza serie A è uno di quelli che dà la scossa per cercare il pareggio. Quando si tratta di far gioco la squadra di Spalletti non trova le distanze giuste e non riesce mai a creare situazioni offensive degne di nota. Il Porto si chiude e «incarta» la Roma con la solita fitta rete di passaggi. Dopo un'ora esce Nonda, ancora in netto ritardo di preparazione, lascia il posto a Mido. L'egiziano ci mette almeno la buona volontà, ma certo che se in tribuna ci fosse stato qualche operatore di mercato non gli avrebbe rubato l'occhio. Finisce 1-0 ma la squadra di Spalletti c'è. Tutto sommato, comunque, la Roma non ha sfigurato, ha lottato fino alla fine, tenendo bene il campo. Niente di trascendentale per carità ma si può puntare sui giovani e su un Faty in crescita. Aspettando i campioni del mondo, De Rossi, Totti e Perrotta, e qualche rinforzo importante per riuscire ad avvicinare le milanesi. La società è pronta ad investire i milioni della Champions e già ieri si è visto che la Roma ha tutte le carte in regola per non sfigurare nella coppa europea più prestigiosa.