Il commento
Dopo gli Stati Uniti e la Francia alla Ferrari in Germania è sfuggito il tris, vale a dire monopolizzare per la terza volta consecutiva la prima fila dello schieramento di partenza. Niente pole position, conseguita a sorpresa da Raikkonen, ma il disappunto è stato comunque lenito dal secondo e dal terzo tempo, ottenuti rispettivamente da Schumacher e Massa, accompagnati dalle evidenti difficoltà della Renault. La Ferrari, dunque, continua a volare grazie ai continui aggiornamenti del pacchetto aerodinamico e alla ritrovata competitività delle gomme Bridgestone, le cui prestazioni sono tornate al top, al momento superiori a quelle dei pneumatici Michelin. Insomma, non mancano i presupposti per assistere ad un'altra domenica trionfale della Rossa, anche se il binomio McLaren-Raikkonen rappresenta una incognita nella corsa verso la vittoria. In ogni caso il pilota finlandese, in odore di Ferrari per la prossima stagione, è una carta in più a favore di Schumi impegnato in una rimonta da brividi. Molto ci si attende, poi, da Massa, il cui compito è uno solo, concludere la gara davanti ad Alonso. Oggi, con la macchina di cui dispone e considerando da dove scatterà l'attuale leader della classifica, ha maggiori possibilità di riuscirvi rispetto al Gran Premio di Francia, dove non ha assolto appieno il suo ruolo di scudiero. La Renault, dal canto suo, trema. Adesso ha capito che Schumi rappresenta un reale pericolo, che il suo tentativo di acciuffare Alonso è ben più consistente di quello azzardato lo scorso anno da Raikkonen. Le improvvise sofferenze della scuderia francese sono dovute senza dubbio ai pneumatici, ma pure dal divieto delle Federazione internazionale di utilizzare il «mass-damper», in parole più semplici una zavorra sospesa tra due molle nel muso anteriore delle monoposto. Diavoleria che consente un minore saltellamento delle ruote e, perciò, una migliore utilizzazione delle gomme. Per la Renault un colpo forse micidiale, tanto che nelle qualifiche è stata più lenta di McLaren, Ferrari e Honda. Ha destato inoltre meraviglia che Fisichella sia stato più veloce di Alonso, addirittura sopravanzato da Barrichello. Lo spocchioso spagnolo non avrebbe potuto festeggiare peggio il suo venticinquesimo compleanno che ricorreva proprio ieri, anche se resta da verificare con quanto carburante abbia affrontato le qualifiche. Ma ciò non toglie che, qualsiasi strategia abbia deciso di adottare la Renault per il Gran Premio, partire dalla quarta fila rappresenta un notevole handicap. Perché non sia una domenica nera Alonso deve augurarsi troppe fortunate concomitanze: vittoria di Raikkonen, l'abituale appannamento in gara di entrambe le Honda e un Massa arrendevole.