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di DOMENICO LATAGLIATA PINZOLO — Didier Deschamps ci mette la faccia.

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Lazio e Fiorentina hanno ritrovato la A, noi no: è illogico. In più, mi scappa da ridere quando vedo anche le tre giornate di squalifica al campo: che vuol dire? Dobbiamo pagare noi per tutti? Per come sono cresciuto io, la giustizia deve trattare tutti alla pari: non è questo il caso e non mi consola nemmeno pensare che, senza Lazio e Fiorentina in B, per la Juve sarà più facile risalire. Bisogna capire perché due squadre siano state trattate in un modo e noi in un altro». Diciassette punti da recuperare in serie B, i tifosi imbufaliti con gli avvocati e la dirigenza, non è la migliore delle atmosfere: «L'impresa resta difficile — commenta Deschamps — le partite non si vincono solo perché si veste il bianconero. Io spero ancora che le cose possano cambiare e ai tifosi dico che certe cessioni erano inevitabili per motivi economici e non solo. Adesso però, fatte salve le trattative già in piedi (Vieira all'Inter, ndr), la porta si chiude: io e la società garantiamo che Buffon, Camoranesi, Ibrahimovic e Trezeguet non si muoveranno da Torino. Qualcuno di loro sarà scontento? Lo sarà per due-tre giorni, dopo di che dovrà mettersi a lavorare e basta. Se non lo facesse, giocherebbe un altro: le alternative non mancano e abbiamo il dovere di costruire una squadra forte che possa essere subito competitiva per i massimi traguardi quando torneremo in serie A. Per questo, confermo che arriveranno ancora due-tre giocatori: non in attacco però, dove siamo in abbondanza». Il nome più caldo resta quello di Gael Givet, centrale del Monaco «che conosco bene per averlo allenato personalmente: non è ancora al livello di Cannavaro, ma è un giovane con ampi margini di miglioramento». Peccato che dalla Francia giungano voci che considerano incedibile il giocatore, ma il problema non è ovviamente questo: «Vogliamo la serie A con penalizzazione — ha detto in serata il presidente Cobolli Gigli — in modo da poter puntare all'Uefa. Lotteremo ancora e non svenderemo nessuno».

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