di RINO TOMMASI QUALORA qualcuno se ne fosse dimenticato, la sentenza d'appello della ...
Non era stato difficile prevedere che ci sarebbero stati robusti sconti rispetto alla sentenza di primo grado. I due (o tre) gradi di giudizio dovrebbero rappresentare una garanzia a favore di chi è accusato ma io mi chiedo, pur nella complessità e nella mole delle intercettazioni e delle accuse, quali nuovi elementi possono essere emersi per giustificare le modifiche che sono state apportate. L'impressione è che si sia applicata una riduzione percentuale dei vari provvedimenti mentre non si comprendono le varie squalifiche dei campi, che aggiungono evidenti motivi di irregolarità al prossimo campionato. Del resto l'ambiente, soprattutto quello giornalistico, era chiaramente predisposto ad accettare le riduzioni. È fin troppo evidente che una Lazio ed una Fiorentina in serie A sono importanti per l'economia non solo dei club ma anche per quella editoriale, così come lo è un Milan in Champions League. I continui richiami ad una giustizia giusta (leggi meno severa) ed al buon senso, che inevitabilmente scivola nel compromesso, avevano preparato il terreno. Personalmente sarei stato anche disposto ad accettare una completa assoluzione per tutti i club, non mi convincono le due sentenze così diverse in mancanza di elementi nuovi. Il Milan può affermare che il signor Meani non lo rappresentava e che agiva per conto proprio ma non è possibile credergli. I fratelli Della Valle possono anche sostenere di non essere formalmente responsabili della Fiorentina, l'ex presidente della Federcalcio Carraro ha ragione quando dice che nelle intercettazioni non c'erano elementi per giustificare provvedimenti nei suoi confronti ma ci deve spiegare che senso ha una sua telefonata nella quale spiega al designatore che una certa partita (Lazio-Brescia) è delicata ed importante. E le altre? Se la Juventus si è affrettata a liberarsi di due dirigenti importanti come Moggi e Girando, avrà avuto i suoi motivi ma non c'è una partita per la quale sia possibile affermare che il suo risultato sia stato falsato. Mi sorprende che il club bianconero ed i suoi avvocati abbiano impostato la difesa sulle gravi conseguenze economiche che una Juventus fuori dalla serie A per due stagioni avrebbero potuto comportare. Ed allora? Tuttavia è fin troppo chiaro che era stato messo in atto un impianto geniale ma incompatibile con il regolare svolgimento di una competizione sportiva. È inquietante ma reale il sospetto che la riduzione dei provvedimenti sia stata patteggiata in cambio di una rinuncia al ricorso alla giustizia ordinaria (Tar ed altro) che avrebbe potuto impedire o ritardare l'inizio dei prossimi campionati. In ogni caso, nel suo complesso, l'intera vicenda rappresenta la peggior pagina in tutta la storia del nostro calcio.