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La Yamaha di Valentino si ferma a due giri dal termine a Laguna Seca

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Mondiale quasi perso, lo statunitense vola in classifica. Melandri terzo

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Il pilota della Yamaha, partito decimo, dopo un'altra grande rimonta fino al quarto posto a pochi giri dal termine del Gp Usa deve abbandonare prima della fine. Fumo e olio dagli scarichi della sua M1, motore ko (e gomma posteriore ko) e gara finita, dopo una importante rincorsa. La vittoria è andata ancora al leader della MotoGp, Nicky Hayden che trova il successo numero due della stagione (terzo della carriera) sulla sua pista, davanti ai suoi tifosi, nella gara alla quale teneva di più. Ora i punti in classifica sono 194, contro i 160 di Pedrosa, giunto secondo ieri a Laguna Seca e contro i 150 di Marco Melandri. Fantastico Macio che, dopo aver beneficiato del forfait di Rossi, è riuscito nel finale a sferrare l'attacco finale al povero australiano Vermeulen, strappandogli così la terza piazza. Il «Dottore» è dunque fuori dal Mondiale: al momento a sei gare dal termine l'unica certezza è che Rossi in classifica è quarto a quota 143 punti. La gara è iniziata senza imprevisti. Davanti Roberts e Vermeulen a darsi battaglia, il gruppo dietro. Ma lo spettacolo c'è stato da subito, con Rossi che cerca il recupero ma al primo giro è ancora decimo, la sua posizione in partenza. Melandri, migliore degli italiani, è invece settimo e cerca di aggredire i primi. Cosa che fa il pilota della Honda Team Fortuna, al secondo giro, quando, bravo, brucia, il piccolo Pedrosa. Rossi perde subito terreno dai primi, accusa al terzo giro oltre tre secondi, mentre davanti si danno fastidio i soliti due, Vermeulen e Roberts, con Hayden, capoclassifica della MotoGp, all'inseguimento. Al sesto giro davanti si spinge, la Suzuki di Vermeulen e Roberts fanno l'andatura, mentre il talentuso spagnolo Pedrosa abbassa i tempi e si infila al quinto posto e attacca Stoner. Stessa cosa, al giro successivo, per Talentino Rossi, che prende le misure sugli avversari e migliora i suoi giri. Prende la coda del gruppo di testa e prova il suo attacco. Intanto si mette in luce con la sua Honda Fortuna Marco Melandri che si inserisce secondo, mentre davanti, al nono giro, prima del Cavatappi, Hayden infila al secondo posto Kenny Roberts Junior Al decimo passaggio, quasi ad un terzo di gara, lo spettacolo lo fanno i tre davanti con Stoner che passa tutti all'interno, Vermeulen e Hayden lo guardano passare al comando. Dietro, con altri tempi, passa Edwards e sale in settima posizione. Inzia qui la sua gara, quella che non ama molto, ma che per lui e la sua Yamaha è importantissima per la rincorsa Mondiale. In testa alla corsa si alternano le posizioni, Vermeulen e la sua Suzuki sono tornati al comando. Il gruppo si allunga e Melandri (giro 14°) prova ad attaccare Roberts, il sorpasso avviene e Macio è quinto. Intanto, forzando un po' troppo,al 15° giro, come da previsione, Stoner dopo un avvio a tutta manetta vola fuori, regalando così un posto a Melandri (quarto) e un altro a Rossi (sesto). Arriva però l'attacco del leader della MotoGp, Hayden infatti al 17° passaggio attacca Vermeulen e va al comando. Vuole bissare la vittoria dello scorso anno e, soprattutto, allungare nella corsa al titolo Mondiale. Si forma un gruppetto a tre Rossi, Melandri e Roberts: l'obiettivo è il quarto posto, mentre Hayden, Vermeulen e Pedrosa continuano a girare forte al comando. Al 19° passaggio, Rossi all'attacco passa Roberts e vola quinto. Ora il prossimo obiettivo è l'amico Melandri, mentre Hayden allunga solitario su una pista che conosce alla perfezione. Giro successivo, il 20°, il Dottore in scioltezza supera anche la Honda di Melandri e aumenta il ritmo. Il tentativo è quello di fare il solito miracolo del recupero, al 22° giro è lui il più veloce con la sua M1. Negli ultimi dieci giri Hayden, idolo locale, continua nella sua corsa alla vittoria, Vermeulen insegue a nove decimi, poi Pedrosa e Rossi. Al 25° passaggio, Pedrosa (Honda) trova il secondo posto e come un razzo sfila davanti a Vermeulen. Nel finale con Hayden che viaggia verso la vittoria, Rossi perde terreno,

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