Roma formula giovani Spalletti: ora due acquisti
Per l'esordio della Roma dovremo attendere almeno un mese e mezzo. Osservando l'amichevole di ieri a Bolzano, sembrava il contrario. Nel giorno in cui la società spegne 79 candeline, i giallorossi chiudono il ritiro con un'altra prova incoraggiante. Dopo l'amichevole contro i «boscaioli» e quella con i romeni del Timisoara, stavolta l'avversario era di tutto rispetto: i vicecampioni del Belgio che giocheranno anche i preliminari di Champions League. Ancora una volta la Roma ha chiuso l'incontro senza subire gol. Segnali. Niente di più. Ma Spalletti, deluso dal mercato che procede a rilento, ha buoni motivi per consolarsi. La squadra dimostra di avere assimilato i concetti trasmessi dal tecnico lo scorso anno e mette in mostra un'invidiabile condizione atletica nonostante i pesanti carichi di lavoro accumulati nel ritiro. In copertina, ancora una volta, finiscono i giovani. Dopo il sigillo di Okaka con il Timisoara, stavolta sono Rosi, Cerci e Tulli gli autori dei gol. Tre ragazzi coltivati da Bruno Conti nel settore giovanile e che faranno comodo a Spalletti. Il tecnico ha dovuto fare a meno di Mexes, Montella e Doni. Quest' ultimo si è lievemente infortunato nell'allenamento mattutino e ha lasciato il posto a Curci. Nell'undici titolare c'è spazio per i nuovi Comotto e Tonetto e per l'inedita accoppiata di centrocampo Faty-Aquilani. Quest'ultimo, all'esordio stagionale, dimostra subito di essere «in palla». Anche il «francesino» si fa notare non soltanto per la statura ma anche per le qualità tecnice e tattiche che stanno emergendo di partita in partita. In questa Roma che gioca a memoria anche Ferrari fa la sua figura: il difensore non sbaglia un intervento e sfiora due volte il gol. Peccato. Al suo fianco c'è un Chivu versione capitano e già in buona condizione, e due terzini ordinati come Comotto e Tonetto che potranno finalmente garantire a Spalletti alternative di livello sulle corsie esterne. Sta crescendo anche Mancini, molto più tonico rispetto alle precedenti apparizioni. Un po' in ombra Nonda. Lo Standard Liegi? Non pervenuto. Così come le magliette che i belgi hanno dimenticato a casa: sfoggiate le divise del Bolzano. La Roma del secondo tempo viene rivoluzionata da Spalletti: dentro Julio Sergio, Cassetti, Panucci e tanti giovani. Ti aspetti un calo e invece arriva proprio qui il bello. Mancini mette il turbo sulla sinistra, Cerci ringrazia e segna di destro. Sei minuti dopo il giovane talento della Primavera scarica un sinistro sulla traversa ed è bravo Rosi a ribattere il pallone in fondo al sacco. Tulli entra e segna subito con un bel diagonale. Aveva già segnato una tripletta contro lo Sciliar: niente male. A fine gara Spalletti tira le somme: «Il bilancio della gara è positivo anche se abbiamo giocato meglio nel secondo tempo». Lo ripete tre volte, quasi a voler bacchettare la squadra scesa in campo nella prima frazione. «Mi fa piacere aver ritrovato un gruppo con le giuste motivazioni: è il primo passo per evitare di sentirsi arrivati. L'incontro con Pradè? Sapevo già cosa mi doveva dire, è tutto sotto controllo. Sono convinto che la Roma mi metterà a disposizione un paio di giocatori che aumentino la qualità di questa squadra». Vucinic e Semioli ad esempio.