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di FABRIZIO FABBRI CHE IL DIVORZIO tra la Virtus Roma e Svetislav Pesic fosse ormai ...

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Ma la separazione rischia ora di trascinarsi nelle aule giudiziarie. Ferito dal comportamento del tecnico, che aveva chiamato a Roma alla fine del gennaio del 2005 in sostituzione di Piero Bucchi, il presidente Claudio Toti ha sotterrato il calumet della pace ed ha consegnato, nella giornata di ieri, parole durissime che la dicono lunga sulla sua attuale considerazione dell'uomo su cui aveva puntato per il rilancio e che con la Virtus aveva ancora un anno di contratto. «Ora basta, Pesic deve capire che Roma merita rispetto. Non può dimenticare che ha un contratto e solo lui ha chiesto di non portarlo alla scadenza. Se vuole liberarsi deve risarcirci per tutti i problemi che la sua partenza ha determinato sotto il profilo tecnico ed organizzativo. Ci ha creato notevoli difficoltà sul mercato, al punto che ancora oggi non abbiamo potuto fare alcun acquisto ed abbiamo solo potuto riconfermare giocatori già facenti parte del nostro organico. Lo abbiamo convocato ufficialmente più volte in sede, ma lui non si è mai presentato. Non può pensare che i contratti non servano quando non fanno comodo. Pesic non potrà fare accordi con altre società prima di aver risolto la situazione con Roma, anche se dovessimo arrivare ad impedirlo attraverso azioni legali, che peraltro abbiamo già intrapreso». E l'ultima parte della dichiarazione del numero uno della Virtus assume ancora maggiore valore alla luce dell'ufficialità data proprio ieri da parte del Girona dell'accordo con Pesic per le prossime tre stagioni, con tanto di presentazione annunciata per mercoledì 26 luglio. La realtà è che Roma, per liberare il tecnico, pretende il pagamento di un «buyout» di 400.000 mila euro. Condizione imprescindibile e che ora è diventata anche una questione di principio per il presidente Toti. Se nelle prossime ore la società catalana verrà incontro alla volontà della Virtus l'avventura romana potrà considerarsi, almeno a livello sportivo, chiusa. Mentre ci sarà da attendersi più di una coda velenosa in sede giudiziaria. La Virtus è intanto ancora alla ricerca del sostituto del tecnico che le ha regalato nella stagione conclusa il ritorno in Eurolega. In cima alla lista delle preferenze c'è Jasmin Repesa, in uscita dalla Climamio Bologna, ma c'è da vincere la concorrenza del Real Madrid. In alternativa restano in piedi le candidature di Boscja Tanjevic e del turco Mahmuti. Senza il nome definitivo del nuovo tecnico restano bloccate, come sottolineato dal presidente Toti, le operazioni di mercato. Raggiunto l'accordo con Tonolli ed Hawkins per la loro permanenza nella capitale nella prossima stagione Roma dovrà costruire attorno a loro, ed al cammeo Bodiroga, una squadra che punterà a togliere polvere dalla bacheca dei successi. Resta in piedi la trattativa per portare nella Capitale il gioiellino della Fortitudo Bologna, Marco Belinelli, mentre si dovranno coprire con giocatori di classe ed esperienza i ruoli di playmaker (Ilievski andrà via) e pivot titolare. Cambiamenti anche nell'organigramma societario. Ario Costa è il sostituto di Fulvio Polesello nel ruolo di direttore sportivo mentre non è stato rinnovato il contratto di Stefano Silvestri, uomo addetto al marketing.

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