L'ira di Cellino: a De Santis gli avrei messo le mani addosso
Intorno a quel match - sia prima sia dopo l'incontro - e alla direzione di gara è tutto un rincorrersi di telefonate, dove emergono allusioni, dubbi, perplessità, e infine tanta rabbia da parte degli sconfitti. Quelle telefonate per i magistrati della procura di Napoli offrono un quadro eloquente sul sistema di condizionamento che gravava sul calcio. Dunque l'11 dicembre il presidente della Reggina Lillo Foti telefona al designatore Paolo Bergamo il quale lo informa che l'arbitro Rosetti per problemi familiari non potrà dirigere la gara che sarà affidata al fischietto di Massimo De Santis, indicato come prima riserva. Foti si mostra perplesso ma viene immediatamente rassicurato da Bergamo: «No, stai tranquillo..è qui con me». E Foti: «...Eh infatti se è qui con te vedi un attimo quello che ti deve...designà...». Lo stesso giorno il segretario della Federcalcio Francesco Ghirelli viene chiamato dal presidente del Cagliari Massimo Cellino che si lamenta per la designazione di De Santis: «...proprio De Santis cazzo!». Un minuto dopo Ghirelli chiama Bergamo per chiedergli spiegazioni. «M'ha telefonato preoccupato de..Cellino...», dice Ghirelli e accompagna la frase con una risata. Bergamo lo tranquillizza - sottolineano i pm - e si offre di chiamare Cellino tanto che il suo interlocutore gli fornisce l'utenza. Il 12 dicembre dopo la partita. Ghirelli viene chiamato da Cellino, mentre il telefono squilla si capta la voce di Cellino che parla con una persona che gli è accanto: «Sempre protetto, cazzo! Moggi alla festa con gli arbitri ci fa l'occhiolino a tutti! a tutti!». Ghirelli viene aggredito verbalmente da Cellino: «Sono arrivato a Cagliari adesso, me ne sono andato dallo stadio di Reggio Calabria col mio aereo subito sennò all'arbitro gli metto le mani addosso! Un bastardo tra i peggiori del mondo!». Poi, dopo aver raccontato l'andamento della gara e i torti arbitrali che avrebbe subito la squadra sarda, aggiunge: «Poi ho visto De Santis! Dai che voglio dire di più! Lasciamo perdere! Reggina, sappiamo benissimo di che colore è! Ha rotto i coglioni! Ed io ste cose, guarda, io agli arbitri stringo la mano e gli sorrido non gli faccio l'occhiolino come qualcun altro». Poco oltre dice alludendo a una vicinanza di Foti con Moggi e la Gea: «Ora i giornalisti mi hanno chiamato tutti pensando che io gli dicessi che è un ladro l'arbitro, chè e Gea o non Gea, ho detto semplicemente che l'arbitro non era in forma!». E poi alludendo alla «combriccola romana» degli arbitri: «Che vada ad arbitrare la Juve fisso e non ci rompa i coglioni! Gli faccia vincere il campionato e non ci rompa il cazzo De Santis. Ehm...Sai quali sono le due squadre che hanno il più folto numero della Gea in Italia? Messina e Reggina! Ecco! Roma 1, tutta quella zona lì, è tutta bella, tifosa della Juventus! Ciao ciao...e vaffanculo a tutti!».