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Il tecnico: «Non abbiamo paura della penalizzazione». Il rimpianto è l'assenza forzata in Champions

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Per il Milan inizia così il raduno più difficile dell'era berlusconiana. Anche se si cerca in ogni modo di evitare il discorso calciopoli, l'aria che tira in casa milanista non si può definire distesa. In più c'è anche il nuovo sponsor, la società di scommesse sportive Betandwin, che ha pensato bene di mettere sulla maglia rossonera la scritta «Bwin», messaggio non proprio di buon augurio in attesa della sentenza della Corte federale. L'unica faccia veramente felice è quella di Yoann Gourcuff. Viso pulito alla Kakà, la nuova promessa del calcio francese, appena ventenne, spera di ripercorrere in rossonero la stessa carriera del brasiliano. «Sono felicissimo di essere qui. Spero di vincere dei titoli e diventare un giocatore importante per il Milan. Zidane? Tra lui e me c'è ancora molta differenza». Quando prende la parola Carlo Ancelotti, invece, l'atmosfera si fa subito seria: «Se partiremo con l'handicap del -15 avremo ancora maggiore voglia e forza per recuperare, vogliamo vincere il campionato. Aspettiamo una settimana e i giudizi definitivi, poi faremo tutte le valutazioni. Galliani? Il fatto che non ci sia è un dettaglio, ora ha cose più importanti da fare». Sabato inizia il secondo grado del processo sportivo su calciopoli e il Milan punta a una riduzione della pena dopo la sentenza della Caf. Più che i 15 punti di penalizzazione, però, alla società e alla squadra preme di più conoscere il suo destino in Europa. «A noi piacerebbe giocare la Champions ma siamo pronti a fare bella figura anche da altre parti — dice Ancelotti — la Coppa Uefa? Accettiamo qualsiasi cosa, ci presenteremo davanti ad ogni impegno con il massimo entusiasmo per vincere tutto quello che possiamo vincere». Ultima squadra di serie A a radunarsi con appena 15 giocatori, visto che i nazionali arriveranno dopo il 10 agosto, per il Milan è l'occasione di presentare i nuovi arrivati. A questo pensa il dg Ariedo Braida: «Gourcuff è un ragazzo ricco di talento e stimato da tutti — spiega Braida — lo cercavano tante squadre. Tutti lo paragonano a Zidane ma io non farei paragoni. Foggia ha fatto molto bene lo scorso anno. Coppola invece non credo resterà con noi, troveremo una sistemazione che sia di suo gradimento. Favalli, poi, non ha bisogno di presentazioni». Tutti compatti, quindi. Il caso Shevchenko è stata un'eccezione e il Milan non vuole apparire come una squadra in disarmo. «Come sostituiremo Sheva? Ci sono soluzioni alternative - dice Ancelotti - ad esempio una maggiore presenza di Inzaghi, la crescita di Gilardino, qualche gol in più di Foggia, Amoroso, Gourcuff, magari il modulo ad una punta. Le soluzione sono tante».

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