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Il tecnico preoccupato in «pressing» sulla società

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A poco più di un mese dall'inizio della stagione (forse i mesi diventeranno due... ) l'ambiente giallorosso, tecnico in primis, si interroga sul futuro prossimo della Roma. Al momento le risposte sono poche. Troppo poche. A partire dalla campagna acquisti-cessioni. La «piazza» aspetta. Ma i primi mugugni sono già arrivati: l'immobilismo della società sta spazientendo i tifosi. Lo conferma il dato allarmante che arriva dalla campagna abbonamenti, iniziata il 12 luglio: dei 26mila abbonati dello scorso anno, fino a ieri soltanto un migliaio hanno rinnovato la tessera. Considerata l'attuale conformazione della serie A, la dirigenza e Spalletti sanno bene che nella prossima stagione la Roma è obbligata a recitare un ruolo di assoluta protagonista: il pubblico pretende una squadra da scudetto. Nei giorni scorsi l'allenatore toscano ha deciso di uscire allo scoperto, chiedendo alla società tre rinforzi: una punta centrale, un esterno alto e un mediano. Per il ruolo di attaccante la rosa dei possibili acquisti sembra essersi ristretta a Vucinic, Iaquinta e Caracciolo. Spalletti ha assicurato il gradimento per tutti e tre. Il montenegrino del Lecce è in netto vantaggio sugli altri e la società è pronta ad un sforzo pur di assicurarselo. Il reparto avanzato, inoltre, necessita più di ogni altro di essere sfoltito. Quello di centrocampo, invece, è numericamente carente. Spalletti farebbe volentieri a meno di Mido, Nonda, Corvia e Tulli, sperando in una rinascita di Montella e puntando sulla crescita di Okaka. Il nuovo esterno «alto» dovrebbe essere Semioli ma, con il passare dei giorni, le insidie aumentano. I mediani richiesti dal tecnico, Pizarro e Muntari, appaiono inarrivabili. Pradè sta studiando qualche alternativa più abbordabile. Almiron ad esempio, che però non convince appieno. Poi ci sarà da pensare ai rinnovi di contratto di giocatori chiave come Mancini, Chivu, Mexes e Perrotta. Un altro interrogativo riguarda le condizioni fisiche di Totti al ritorno dalle vacanze. L'infortunio rappresenta ancora un freno per il capitano, che avrà bisogno di almeno un mese di preparazione per tornare al meglio. Non solo. A dicembre è prevista una nuova operazione per la rimozione della placca ancora presente nella sua gamba sinistra. L'intervento comporterà uno stop di circa trenta giorni che condizionerà ulteriormente la stagione di Totti. Non è escluso che il giocatore, su spinta della società, decida di posticipare l'intervento alla prossima estate. Qualche problema lo accuseranno anche gli altri reduci dai Mondiali. Soprattutto gli azzurri De Rossi e Perrotta, due punti fermi nella Roma disegnata nella mente di Spalletti, che è costretto a lavorare a Castelrotto con troppe seconde linee. Senza dimenticare che soltanto tra cinque giorni la Roma avrà certamente scongiurato il pericolo di dover giocare i preliminari di Champions League. Meglio non pensare all'ipotesi contraria. Di problemi ce ne sono già abbastanza.

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