di ROBERTO PAOLO NAPOLI — Alcuni faldoni di nuovi documenti raccolti nell'inchiesta su «calciopoli» ...
Sono indirizzati all'ufficio indagini della Figc diretto da Francesco Saverio Borrelli e contengono intercettazioni ma soprattutto verbali di interrogatori che potrebbero avere rilievo disciplinare per la giustizia sportiva nei confronti di club di A e B, alcuni dei quali coinvolti solo marginalmente, finora, nello scandalo sulla «cupola» di Moggi e soci che avrebbe truccato il campionato di calcio 2004/2005. Contemporaneamente, dalla Procura di Napoli starebbero per partire nuovi avvisi di garanzia per il reato di frode sportiva a carico di alcuni dirigenti di due club di serie A «non di primo piano», i quali sarebbero già stati sfiorati dal primo troncone dell'inchiesta su «calciopoli». A quanto si è appreso, i pm napoletani Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci vogliono trasmettere alla Federcalcio tutti gli atti rilevanti in proprio possesso prima di partire per le vacanze estive, in modo che la giustizia sportiva possa fare il proprio corso in tempo per l'apertura dei campionati. La materia è stata oggetto di discussione martedì nel corso di una visita «segreta» del commissario della Figc Guido Rossi in Procura a Napoli, dove ha incontrato i magistrati inquirenti. Il lungo pomeriggio di confronto si è concluso con una cena in un noto ristorante di Posillipo a cui hanno partecipato, assieme a Guido Rossi e ai pm Narducci e Beatrice, anche il capo della Procura Giovandomenico Lepore e il procuratore aggiunto Franco Roberti, che coordina la Direzione antimafia e l'inchiesta su «calciopoli». Top secret l'argomento di discussione, così come l'identità delle squadre coinvolte negli accertamenti che saranno trasmessi domani in Figc: indiscrezioni, che al momento non trovano conferma né smentita, indicano in Sampdoria ed Udinese due dei club di serie A che potrebbero essere interessati dai nuovi sviluppi delle indagini. Della Samp si è già parlato a giugno, quando il suo presidente, Riccardo Garrone, è finito iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di concorso in frode sportiva per la partita contro la Fiorentina del campionato 2004-2005 finita 3-0. Mentre l'Udinese è coinvolta nelle intercettazioni del dirigente del Milan Leonardo Meani, a proposito della famosa ultima giornata di campionato in cui i rossoneri pareggiarono con la squadra friuliana. Ma la Procura di Napoli ha in mano anche altri documenti su Siena, Messina, Reggina e Arezzo, tutte squadre già finite nel mirino dell'Ufficio indagine della Federcalcio e per le quali si stanno concludendo proprio in queste ore gli accertamenti preliminari da parte del pool di Borrelli. Sperano nei nuovi accertamenti in corso i club che possono avere qualche chance di ripescaggio. Il presidente del Bologna, Alfredo Cazzola, ad esempio: «Abbiamo già ovviamente presentato ricorso alla Corte federale sul primo filone basandoci sul presupposto che il Bologna è la prima penalizzata da tutti gli illeciti di quel campionato. Ma sappiamo anche che il lavoro della Procura di Napoli è molto più ampio di quanto emerso e l'indagine non riguarda solo le quattro società finora coinvolte, ma almeno sette o otto in totale».