L'intervento della Consob
Club fuori dalla Borsa solo con un'Opa
È quanto ricordano ambienti vicini alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con riferimento alle dichiarazioni fatte da alcuni politici e in particolare ieri dal capogruppo Udc Volontè, che ha lamentato il mancato delisting da parte della Consob dei club quotati in Borsa. Sul tema si è espresso il presidente della Consob Lamberto Cardia lo scorso 3 luglio a Milano, nel corso dell'incontro con il mercato finanziario. Dopo aver rilevato che «lo scandalo che ha coinvolto il mondo del calcio ha evidenziato gli aspetti critici della quotazione dei club calcistici», Cardia ha affermato: «L'uscita dalla borsa di queste società richiede un'offerta pubblica di acquisto totalitaria. Un'eventuale previsione, per via legislativa, di modalità alternative dovrà tenere nel dovuto conto le esigenze di tutela degli azionisti di minoranza». Oggi alle 14, intanto, la commissione Cultura della Camera dei Deputati sentirà il commissario straordinario dell'Aia, Luigi Agnolin. Si tratta della seconda audizione dell'indagine conoscitiva «Sulle recenti vicende relative al calcio professionistico, con particolare riferimento al sistema delle regole e dei controlli», per la quale è stato ascoltato mercoledì scorso il commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi. L'attuale numero uno aveva parlato di «illeciti diffusi e gravissimi», in merito alla vicenda-calciopoli. Un segnale preciso che era arrivato qualche ora prima della lettura delle sentenze di Ruperto, che hanno virtualmente condannato Juve, Fiorentina e Lazio alla B con penalizzazioni e il Milan a una serie con -15. Nei prossimi giorni proseguiranno le audizioni dei personaggi legati al mondo del calcio.