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Una frattura d'orgoglio ormai insanabile

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Uno che in campo e fuori ha sempre dato tutto. Uno che ha fatto spogliatoio nei momenti più duri del recente passato giallorosso, assecondato anche scelte che non condivideva. Ha stretto i denti in situazione che avrebbero tagliato le gambe a chiunque e mostrato che si può essere uomini anche giocando «poco» e guadagnando 1.500 euro al mese come un postino. Era ed è questo Damiano Tommasi classe '74 da Verona: città nella quale molto probabilmente tornerà ad indossare scarpini. Con la Roma nel sangue, sulla pelle, ma soprattutto nella testa. Uno così non si trova al mercato sotto casa ma ti arriva dal cielo come manna. Uno così, la Roma non lo doveva mandar via, perchè bastavano davvero «due soldi» per avere ancora i suoi servigi puntuali, costanti senza battere ciglio. Ma soprattutto serviva un segnale emotivo, un cenno di stima, una di quelle cose che non costano nulla e che danno, a quelli della «taglia» Tommasi, un senso alla vita. La Roma non lo ha capito... peccato. Grazie Damiano, uomo vero!

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