Firenze bloccata dalla protesta dei tifosi

La Firenze del pallone ha scelto di protestare contro la sentenza della Caf, che venerdì scorso aveva sancito la retrocessione della Fiorentina in serie B con 12 punti di penalizzazione, con un po' troppo entusiasmo. I binari della stazione Campo di Marte occupati per metà pomeriggio e il tricolore della Figc strappato da un pennone di Coverciano sono situazioni che potevano anche essere evitate. La società, dal ritiro di Folgaria, ieri aveva invitato i tifosi viola alla calma («La città deve restare tranquilla»), ma i suoi desideri sono evidentemente rimasti inascoltati: la delusione per la retrocessione d'ufficio in C dopo la gestione Cecchi Gori, probabilmente, è una ferita ancora aperta. Gli ultras viola hanno intonato cori contro la Figc, il commissario straordinario Guido Rossi, la Nazionale e le pay-tv. La manifestazione, comunque, è solamente l'ultima in ordine di tempo. Prima dei viola, infatti, si erano già fatti sentire sia i tifosi della Juventus sia quelli della Lazio. La prima protesta di piazza contro «Calciopoli» sì era verificata a Torino lo scorso primo luglio, dove più di 25 mila persone avevano dato vita alla giornata dell'orgoglio bianconero. Un corteo pacifico, a cui avevano aderito anche l'ex presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, ed ex bianconeri come Beppe Furino, Michelangelo Rampulla, Massimo Carrera e Fabrizio Ravanelli. Più recente, invece, la protesta dei supporter della Lazio, che venerdì scorso a Roma avevano manifestato davanti all'hotel Parco dei Principi dove si stavano leggendo le sentenze della Caf. La protesta dei tifosi della Fiorentina ieri ha creato pesanti disagi alla circolazione ferroviaria. Dopo due ore di interruzione erano infatti circa una quarantina i treni a lunga percorrenza - compresi Eurostar - e i convogli regionali rimasti coinvolti, fermi tra le stazioni di Prato e di Orvieto. Per i convogli ferroviari a lunga percorrenza sia da nord che da sud Italia, la circolazione è stata deviata sulla linea Tirrenica, via Livorno-Pisa. In serata la Fiorentina ha presentato ricorso contro la sentenza della Caf. La mossa era già stata ventilata in questi giorni dagli stessi dirigenti e dai loro legali con i quali i due fratelli proprietari del club viola si sono riuniti anche domenica sera. La strategia difensiva della Fiorentina si basa, fra l'altro, sul mancato rispetto delle regole e dei diritti, sulle numerose incongruenze apparse nel dispositivo reso noto dal collegio giudicante e sulla non gradualità delle pene. Così il sindaco Dominici: «La vicenda che ha coinvolto la Fiorentina - ha spiegato Domenici - investe direttamente gli interessi di una comunità locale: interessi di natura economica, sociale, di immagine e con risvolti importanti anche per la gestione dell'ordine pubblico». Intanto, tre consiglieri comunali di Forza Italia, Enrico Bosi, Bianca Maria Giocoli e Massimo Pieri, per il fatto che un quotidiano sportivo ha anticipato varie fasi della camera di consiglio della Caf, presenteranno un esposto alla procura di Roma per chiedere ai magistrati di verificare se ci sia stata violazione della legge sull'insider traiding e se si possano configurare anche i reati di abuso d'ufficio e rivelazione di segreto d'ufficio.