Fedrigo beffa allo sprint Commesso e il campano scoppia in lacrime
I due erano partiti una cinquantina dopo il via e hanno tirato (lo ha fatto soprattutto Commesso) per 130 km, prima di godersi il meritato riposo. Il campano sperava di cogliere nella regione delle Hautes Alpes la vittoria più importante, bella e prestigiosa della sua lunga carriera, ma non c'è riuscito. Anche per questo, dopo l'arrivo, è scoppiato in lacrime. «Non ci riesco ad azzeccarne una - sono state le sue prime frasi - ero convinto di vincere, ma non c'è stato niente da fare. Capita sempre così: ogni volta che intravedo una possibilità di vittoria, vengo battuto. Non so come, ma vengo battuto». Amara e drammatica la sua intervista ai microfoni della tv, tanto da richiedere l'intervento dei suoi compagni di squadra che hanno preferito portarlo via. Per Commesso, quella di ieri, in ogni caso, non sarebbe stata la prima vittoria al Tour: il ciclista nato a pochi km da Napoli, ma residente in provincia di Bergamo, oltre a due titoli italiani dei professionsti su strada, ha vinto due tappe della «Grand Boucle». Quella di ieri è stata la terza beffa per un corridore italiano della Lampre-Fondital, dopo i secondi posti di Bennati e Ballan. La curiosità: a una quarantina di km dall'arrivo, a causa del fondo stradale insidioso, sono caduti sull'asfalto lo spagnolo David Canada, il tedesco Matthias Kessler e il belga Rik Verbrugghe. Verbrugghe è stato particolarmente sfortunato nella circostanza: è andato a sbattere contro il guard-rail ed è finito fuori dalla carreggiata, procurandosi una frattura a una gamba. All'ospedale è finito anche Canada, che ha riportato la frattura della clavicola destra. La caduta di Kessler è stata invece senza conseguenze: Oggi la corsa a tappa francese osserverà il suo secondo giorno di riposo, dopo quello di lunedì scorso: domani riprenderà la lotta per la conquista della maglia gialla, con la disputa del primo tappone alpino. I corridori, da Gap, si sposteranno a L'Alpe d'Huez, per un totale di 187 km.