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Barazzutti soddisfatto «Siamo forti, è solo l'inizio»

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Infatti dopo che la Schiavone è stata battuta con un punteggio molto netto e che esclude recriminazioni dalla spagnola Anabel Medina, Flavia Pennetta, autentica protagonista di questo confronto, ha sconfitto in due set Lourdes Dominguez Lino rendendo quindi inutile il doppio, che quindi è stato giustamente annullato. Battere la Spagna, cinque volte vincitrice di questa competizione, in trasferta è comunque un risultato di prestigio anche se era facilmente prevedibile. La possibilità di raggiungere questa finale era maturata dopo la vittoria ottenuta dalla nostra quadra sulla Francia, battuta anch'essa in trasferta nell'aprile scorso. In quella occasione il merito principale era stato della Schiavone che aveva battuto, dopo avere a annullato un match-point, Amelie Maresmo, la prima giocatrice del mondo, vincitrice quest'anno di due prove del Grande Slam (Australian Open e Wimbledon). Le sole incertezze della seconda giornata sono arrivate, dopo la sconfitta della Schiavone , quando la Pennetta, dopo aver vinto il primo set per 6-2 ha mancato una palla per il 5 a 2 ed una per il 5 a 3 nel secondo facendosi raggiungere sul 4 pari ma ha poii conquistato gli ultimi due giochi chiudendo la vicenda. Come si temeva in finale (16-17 settembre) dovremo giocare ancora in trasferta contro il Belgio, che ha sconfitto gli Stati Uniti, che si sono fatti rappresentare dalle seconde linee. Il Belgio vanta in Kim Clijsters e Justine Henin la seconda e la terza giocatrice del mondo e contro gli Stati Uniti ha potuto permettersi di rinunciare alla Henin. A formazioni complete le nostre possibilità non sono molte ma se solo una delle due campionesse belghe dovesse rinunciare, com'è successo in passato, tutto potrebbe accadere. Comunque la finale premia i buoni risultati ottenuti con continuità dalle nostre giocatrici nei grandi tornei. Sulla base dei piazzamenti ottenuti nelle tre prove del Grande Slam già disputate quest'anno l'Italia è quinta alle spalle di Russia, Francia, Stati Uniti e Belgio. Le russe litigano tra loro (hanno escluso la Sharapova dalla squadra), gli Stati Uniti non utilizzano la Davenport e le Williams, la Francia l'abbiamo battuta. Ecco dunque che il nostro piazzamento, mai raggiunto nella storia della competizione, ha una sua logica ed un suo significato. Di fronte ad una situazione che nel settore maschile non è davvero brillante come hanno confermato gli ultimi risultati, dobbiamo ancora una volta fare i complimenti alle nostre ragazze. La crisi della Schiavone passerà, la Pennetta è in progresso, la Santangelo, la Oprandi e la Vinci, la nostra migliore doppista, completano una buona squadra.

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