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Ma quando ricapiterà un'occasione così alla società giallorossa? Poter giocare un campionato praticamente a due (o forse meglio dire a tre perché il prossimo anno il Palermo conterà), con tutte le grandi, ad eccezione dell'Inter, fuorigioco. È una di quelle occasioni che capitano una sola volta nella vita e la Roma non deve aspettare ancora: è il momento di agire. Il mercato della società giallorossa deve avere, da qui in avanti, un'accelerazione progressiva che permetta a Spalletti di gestire una squadra vincente. Sarebbero soldi spesi bene, perché uno scudetto nella Capitale vuol dire avere in ritorno enorme e poter programmare un certo tipo di futuro. Bisognava aspettare il Mondiale: bene. Poi c'è stata l'incertezza legata alle sentenze: bene. Ma ora basta. La Roma giocherà la prossima Champions League e questo è un dato acquisito come la certezza di dover costruire una squadra in grado di competere e portare, con il giusto lustro, il nome della capitale in giro per il mondo. Non è più periodo di sondaggi, attese e consulti, perché tutto quello che entra dalla Uefa per l'iscrizione alla Champions deve essere girato sul mercato. Non solo, visto che la cessione di Bovo (2 milioni già incassati) e quella ormai imminente di Mido (intorno ai 5 milioni) dovrebbero portare altro contante fresco nelle casse della società giallorossa. Massima fiducia nell'operato della famiglia Sensi che ha stretto i denti quando era periodo di vacche magre, ma ora serve la svolta: la Roma deve cambiare modo di pensare e ripartire con un progetto e un piano di investimenti che la riporti in alto. Basta poco e il record delle undici vittorie dello scorso anno rimane lì a ricordarlo. Serve il salto di qualità che può aprire un nuovo ciclo: vincente. Con Spalletti e qualche «ritocco» può essere di nuovo una Roma da scudetto. Perdere questo treno sarebbe davvero un peccato...