Milan, possibile il ricorso al Tar

E se così non sarà, il legale del Milan non ha alcuna intenzione di fermarsi, appellandosi anche ai tribunali della giustizia ordinaria. Nel day after rossonero c'è lo stesso sentimento di delusione mista a stupore che ha accolto l'inibizione di un anno inflitta all'amministratore delegato del Milan e la penalizzazione di 15 punti nella prossima stagione e di 44 in quella appena conclusa. Proprio quest'ultima sanzione, che consentirebbe ai rossoneri di partecipare comunque alla coppa Uefa dell'anno prossimo, viene definita «una gaffe nella quale sono incappati i giudici» dal sito ufficiale della società che parla di «parte tragicomica della vicenda». «Forse non sapevano dell'Empoli...», ha provato a spiegare Cantamessa, anche se le porte dell'Uefa potrebbero presto chiudersi. La società toscana ha avviato la procedura d'urgenza per ottenere la licenza, il commissario Guido Rossi potrebbe decidere di iscrivere due sole squadre all'Uefa e, soprattutto, è probabile che la Corte federale cercherà di mettere una pezza a quello che rimane comunque un errore di calcolo della Caf, visto che la volontà della sentenza di primo grado era quella di infliggere un anno senza coppe ai rossoneri. Non partecipare alla Champions League significa un mancato introito di circa 30 milioni di euro, oltre a rendere il Milan meno appetibile per potenziali nuovi acquisti. La speranza è, quindi, che la Corte Federale riduca i 44 punti inflitti per lo scorso anno, mentre la penalizzazione di 15 punti nel prossimo campionato non esclude a priori i rossoneri dall'ottenere qualsiasi obiettivo. Cantamessa, legale del Milan ma anche membro del cda, ha iniziato a lavorare per il ricorso che punterà soprattutto a chiarire l'inesistenza della responsabilità oggettiva che ha portato a una forte penalizzazione e all'inibizione di un anno per Adriano Galliani: «Ci sono - spiega - vari motivi per impugnare una sentenza che presenta numerose contraddizioni. Il Milan andava a giudizio per una responsabilità oggettiva inesistente e, anche dopo aver letto le motivazioni, non ho trovato spiegazioni per una penalizzazione di 59 punti che rappresenta un record storico. Ricorso al Tar? E perchè no? C'è una legge in Italia che ce lo consente». La sentenza ha accolto un impianto accusatorio che si basa di fatto sulla telefonata di 1'45" intercorsa tra Galliani e Leonardo Meani.