L'avvocato di Paparesta

Gianluigi Pellegrino difensore dell'arbitro Gianluca Paparesta, quest' ultimo «inibito» per tre mesi dalla Caf. «Già nel complesso la sentenza distingue episodi e condotte giungendo per moltissimi profili ad escludere o comunque circoscrivere le responsabilità. Quanto a Paparesta - continua Pellegrino - è fatta finalmente giustizia dell'episodio del cosiddetto sequestro. L'unica refertazione che Paparesta non ha compiuto è quella delle proteste di Moggi e Giraudo. Sequestro non ce ne fu e si vi fosse stato Paparesta avrebbe non solo refertato a fini sportivi ma anche denunciato come ogni altro cittadino. L'episodio in realtà è stato ricostruito dal responsabile arbitri della Reggina che quando ha visto Moggi girare la chiave della porta l'ha immediatamente riaperta dando atto che di nulla potevano essersi accorti arbitro e guardialinee dall'interno dello spogliatoio. Resta quindi solo la mancata refertazione delle proteste sulle quali Paparesta lasciò correre perchè la Juve era stata effettivamente penalizzata per un rigore che Paparesta non aveva visto perchè coperto ed il finale di partita era stato incandescente per un gol che Paparesta aveva annullato alla stessa Juve all'ultimo minuto dimostrando sul campo la sua piena autonomia di giudizio. Per il resto l'esistenza di un minaccioso metus dei dirigenti juventino su tutto il sistema arbitrale è ampiamente descritto nella sentenza».