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di ALESSANDRO AUSTINI NEI CONSIGLI per gli acquisti consegnati da Capello a Baldini c'è anche Chivu.

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Un po' meno prevedibile. Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, da ieri può dormire tranquillo. Dal ritiro di Castelrotto Chivu ribadisce la sua promessa d'onore fatta alla Roma qualche tempo fa. «Fa piacere - ammette il romeno - che il Real sia interessato a me, come mi fa piacere che la Roma mi abbia inserito nella lista per il prossimo anno. Dico le stesse cose da tre anni e alla fine resto sempre qui: è inutile riparlarne perché mi sono stancato». Al contrario, Spalletti non si stancherà mai di sentirle queste parole. Tra le poche certezze della squadra-cantiere sbarcata in Trentino c'è la coppia difensiva Chivu-Mexes. I due dormono anche nella stessa stanza, «ma in due letti diversi... » ci tiene a precisare il capitano della Romania. Si respira un'aria serena nell'ambiente giallorosso. Gli interrogativi su Champions, mercato e prospettive non disturbano il lavoro, come sempre minuzioso, di Spalletti. «In ritiro - racconta Chivu - c'è la stessa atmosfera dell'anno scorso perché abbiamo capito che è il gruppo che ci dà la forza e l'Italia ne è l'ultimo esempio. L'anno scorso, con quelli che eravamo, abbiamo fatto ciò che nessuno si aspettava e siamo convinti che con i nuovi arrivati e i tre campioni del mondo possiamo fare ancora meglio». Mancherà l'effetto sorpresa. I giocatori ne sono consapevoli e si preparano ad affrontare una stagione che sa tanto di prova del nove. «Sarà più difficile perché tutti saranno preparati ad affrontare la Roma. Ma abbiamo imboccato la strada giusta e l'importante è trovare sempre nuovi stimoli. Materazzi? È un gran giocatore che piacerebbe a qualsiasi allenatore». Chivu ha il contratto in scadenza tra due anni ma non mette fretta alla società. «Non abbiamo avuto tempo per pensarci, lo faremo presto». Una volta che la qualificazione in Champions sarà cosa certa, la società gli prolungherà il contratto fino al 2011. In dirittura d'arrivo anche i rinnovi di Mexes e Perrotta. Sul fronte cessioni c'è da registrare l'ennesima giornata interlocutoria della telenovela- Mido. L'egiziano si è preso un altro giorno di tempo prima di dare una riposta al Blackburn. In Inghilterra guadagnerebbe più del doppio rispetto alla Roma ma finirebbe in una città poco «stimolante» per lui e la moglie. Il club giallorosso preferisce lasciarlo riflettere in santa pace piuttosto che ritrovarselo in ritiro. Spalletti non lo vuole così come fa a meno volentieri di Corvia che ha rifiutato la Triestina e si allena con Ezio Sella a Trigoria. Il tecnico aspetta fiducioso l'arrivo di Vucinic che con il passare delle ore sembra essere più vicino. Le componenti per la fumata bianca ci sono tutte. Oltre ai soldi che dovrebbero arrivare dalla cessione di Mido, la mossa vincente per scardinare le resistenze del Lecce è Rosi. Il giocatore può finire in Puglia in comproprietà (con diritto di riscatto della Roma) e far scendere di almeno un milione e mezzo il prezzo di Vucinic. Il procuratore di Rosi è già d'accordo con i salentini e aspetta solo una chiamata da Trigoria. Inserendo nella trattativa qualche altro giovane gradito a Zeman, l'affare si farà. Leggermente più complesso il discorso per Semioli, sul quale sembra esserci un forte interessamento dell'Arsenal. Ma l'esterno del Chievo ha già scelto il Colosseo. Vuoi mettere col Big Ben?

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