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Roma accoglie le stelle

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A Parigi erano in 70mila a seguire la seconda tappa della Golden League, difficile battere la Francia, almeno per quanto riguarda il numero di spettatori, anche se il calcio ci insegna che nulla è impossibile. Roma è chiamata ancora una volta in prima linea a testimoniare il suo affetto sportivo nella kermesse che dal 1980 ha scalato progressivamente le vette dell'atletica internazionale fino a diventare, nella passata stagione, la prima riunione del calendario mondiale, scavalcando prestigiose manifestazioni caratterizzate da un budget stellare come quelle di Zurigo e Bruxelles. La nuova formula Nel 2006 la formula della IAAF Golden League (circuito di sei gare: Oslo, Parigi, Roma, Zurigo, Bruxelles e Berlino) è stata ridisegnata per venire incontro alle esigenze degli atleti ma soprattutto per dare maggiore incertezza al circuito nella sua interezza. Il Jackpot, che ammonta a un milione di euro, è stato diviso in due porzioni: la prima, di 500 mila euro, andrà ripartito fra tutti coloro che riusciranno a vincere cinque delle sei prove in programma (chiaramente sempre nella stessa specialità). Chi invece riuscirà a centrare tutte e sei le prove in calendario concorrerà all'assegnazione dei successivi 500 mila euro. Per poter entrare in possesso del Jackpot gli atleti aventi diritto avranno però l'obbligo di concorrere alle «IAAF World Athletics Final» in calendario il 9 settembre a Stoccarda. Il programma 2006 Quest'anno si gareggerà in 11 discipline valide per l'assegnazione del Jackpot: sei maschili e cinque femminili. Le discipline sono a loro volta divise in «Premium» e «Classic» in base alla differente struttura dei premi in denaro. Oltre alle due categorie di gare «Golden League» in ogni Meeting potranno essere allestite quattro gare «Promotional» a scelta discrezionale del singolo comitato organizzatore. E così il programma della riunione romana promette scintille: 14 gare in pista e cinque concorsi, con Gigi D'Onofrio, direttore del Meeting, pronto a realizzare l'ennesimo miracolo sportivo italiano. Le stelle mondiali In quasi tre ore di gare vedremo passare davanti ai nostri occhi il meglio dell'atletica straniera, a partire da Asafa Powell, il primatista mondiale dei 100 metri, fino ad arrivare a Jeremy Wariner, autore di un fantastico 43.91 nei 400 metri di Parigi. E' già arrivata nella capitale anche la quattrocentista statunitense Sanya Richards, due vittorie nelle prime tappe della Golden League, e dunque in piena corsa (come Wariner del resto) per il jackpot milionario. Ci saranno i 3000 siepi, gara illuminata lo scorso anno dalla sfida tra i keniani e il primatista mondiale Saaeed Shaheen. Le speranze azzurre Dalle pedane dovrebbero arrivare le migliori notizie per l'atletica italiana che tra mille difficoltà sta provando a reagire alla batosta della retrocessione della squadra maschile in Coppa Europa. Nel salto in lungo esordirà all'Olimpico Andrew Howe, il vincitore della rassegna continentale di Malaga mentre nell'asta il finanziere Giuseppe Gibilisco proverà ad attaccare la tanto sospirata barriera dei sei metri, misura che gli consentirebbe di aggiudicarsi la gara. Non sarebbe male visto che l'ultima vittoria italiana all'Olimpico risale all'ormai lontano 1997, merito di Fabrizio Mori sui 400hs.

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