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Corte serrata al bomber del Valencia Lotito ripartisce le deleghe societarie

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È diventato l'ex talento prodigio della Primavera biancoceleste, il compagno dell'altro fenomeno—Nesta, il nuovo obiettivo del mercato. Senza fretta ma il club vuole assestare il colpo. C'è da affrontare lo spinoso argomento che riguarda l'ingaggio: la Lazio vorrebbe spalmare in più annualità (cinque con l'opzione per la sesta potrebbe rappresentare l'ultima ipotesi, come offerto a Liverani) l'oneroso ingaggio dell'ex biancoceleste. Se ne parla, anche perché Lotito si è messo in testa di voler assecondare le richieste di Rossi. Che ha già avuto l'attaccante ex-Juve alle sue dipendenze a Salerno e sarebbe onorato di poterlo allenare di nuovo. Il discorso con il Valencia non è tabù, da considerare l'eventuale inserimento del Monaco e del Psg. Le alternative, sfumato Miccoli che è tornato (in prestito) al Benfica, rimangono sempre Makinwa e Corradi. Poi c'è il discorso Di Canio: rimangono poche ore prima della scelta finale del numero nove, che sta frequentando il corso d'allenatori a Coverciano. La sensazione è che ormai il cordone ombelicale con Lotito sia definitivamente reciso, salvo colpi di teatro che lo stesso Di Canio potrebbe però rendere vani. Perché Paolo ci è rimasto male, non ha ricevuto neanche una telefonata, solo silenzio. Ed è invece stato corteggiato da altri laziali che adesso stanno allestendo la nuova Cisco. Sta valutando la proposta che gli hanno formulato Tulli e Leonardi per l'avventura in C2: potrebbe anche conseguire il patentino da allenatore e rimanere a Roma. Ha quasi rotto gli indugi, ha deciso di continuare a giocare, l'idolo della Nord. Ceduto ufficialmente Lequi al Celta di Vigo per 1 milione: nelle prossime ore comunicato ufficiale del club sugli investimenti pari (a oggi) a 17 milioni complessivi per Mauri, Cribari, Pandev, Belleri, Ledesma e Berni. Il retroscena: il club ha vinto un contenzioso con la Covisoc che aveva intenzione di bloccare gli acquisti biancocelesti per un rapporto costi/ricavi inferiori ai parametri. Il club ha inoltrato ricorso alla Coavisoc e alla fine ha avuto ragione: il mercato è libero e la società ha investito quasi integralmente i 22 milioni circa di utili. Capitolo-società: ieri sera (dopo un consiglio di gestione) sono state ufficialmente ratificate le ripartizioni di alcune deleghe, che detiene anche Lotito, al consigliere Marco Moschini. Il titolo continua a guadagnare in Borsa: anche ieri ha fatto registrare un +4,10%, chiudendo a 0,305 euro. Tutto pronto per la campagna abbonamenti ma si attendono le sentenze definitive per la presentazione ufficiale. Così come sono pronte le nuove maglie della Puma per il prossimo campionato. Congelato invece il programma delle amichevoli nel mese d'agosto. Tutto è appeso al verdetto della Caf: c'è ottimismo legato allo slittamento delle decisioni di Ruperto. È presumibile credere che Ruperto stia concedendo spazio, in camera di consiglio, alle istanze delle difese. Il club non rinuncia comunque, in caso di eventualità estremamente negativa, al ricorso al Tar, Camera di Conciliazione (per Lotito in caso di squalifica superiore ai 120 giorni) e al Tas. I tifosi continuano invece a ritrovarsi tutti i pomeriggi (anche oggi alle 16) sotto all'Olimpico. La Lazio non molla.

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