Rossi: questa Lazio mi piace

La fase iniziale della preparazione è scattata ieri mattina a Bad Tatzmannsdorf in Austria, dove la squadra biancoceleste rimarrà fino al 27 di luglio prima di affrontare una serie di amichevoli estive in campo europeo. Sveglia alle 7:45 e dopo la colazione tutti in campo per il primo giorno di ritiro: corsa nel bosco con tre serie ripetute da dieci minuti, intervallate da esercizi di potenziamento muscolare. Nel pomeriggio si è subito rivisto il pallone e dopo alcuni esercizi di tecnica, la seduta si è chiusa con la solita partitella a campo ridotto. Behrami, tornato acciaccato dal Mondiale e Mudingayi, reduce dall'operazione alla tibia, si sono allenati a parte e seguiranno insieme a Firmani uno speciale programma di recupero. Ieri sera si sono aggregati al gruppo anche Mutarelli, Tare, Siviglia, Pandev, Mauri e Stendardo, fresco d'esami univeritari. Domani sarà la volta di Siqueira. Delio Rossi torna a parlare ed il pensiero corre subito alla straordinaria vittoria della nazionale: «È stato un successo meritato al di là del gioco espresso». Una vittoria che secondo il tecnico riminese «sarà molto importante anche in futuro ed avrà un grande valore soprattutto all'estero, dove pensano che il nostro calcio non sia credibile. Sulla carta c'erano squadre più forti ma come ho sempre detto non si vince mettendo solo i dieci migliori giocatori. Mi hanno impressionato Cannavaro, Gattuso e Pirlo ma Grosso è forse quello che mi ha stupito maggiormente». Il discorso si sposta inevitabilmente sulla sua Lazio ed in particolare sulle dolorose partenze di Dabo e Liverani: «È vero, abbiamo perso due giocatori importanti ai quali faccio un plauso particolare per quello che hanno dato a questa squadra. Abbiamo cercato di lasciare la stessa intelaiatura e questi giocatori sono stati rimpiazzati con altri ugualmente importanti che spero non li faranno rimpiangere. L'importante è che questi nuovi non vengano paragonati con i vecchi». Delio Rossi non esclude comunque nuovi arrivi: «Questo è il gruppo di base ma qualora ci mancassero dei giocatori, li andremo a reperire sul mercato». Si continua a lavorare allora per allestire una squadra «potenziata rispetto a quella dell'ultima stagione» come ha fatto sapere Lotito nei giorni scorsi. I sogni rimangono legati ai nomi di Materazzi e Di Vaio. E se per l'eroe di Berlino la strada potrebbe essere lunga e tortuosa ma non per questo impraticabile, sembra più facile poter arrivare all'attaccante che quest'anno ha militato nel Monaco. I contatti tra il giocatore e Lotito sono molto intensi: si discute sulla spalmatura dell'oneroso contratto del bomber (attualmente 1,8 milioni l'anno per tre stagioni) che verrebbe lasciato libero dal Valencia. Sarebbe il fiore all'occhiello di una campagna acquisti da applausi.